Auschwitz
E' importante e doveroso cercare di riannodare l'esile filo della memoria.
Testata:
Data: 27/01/2003
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: Auschwitz
Il 27 gennaio 2003, anniversario della liberazione di Auschwitz, in Italia e in tutta Europa si celebrera' la " Giornata della Memoria" per ricordare coloro che sono stati perseguitati, deportati, assassinati in nome di una perversa e feroce logica di annientamento perseguita dal nazismo con l'inevitabile e vile complicita' del fascismo e dei governi europei. Chi vorra' potra' accendere un lumino al tramonto, secondo la tradizione ebraica, un lumino che ardera' fino alla fine e che nessuno dovra' spegnere.

E' importante e doveroso cercare di riannodare l'esile filo della memoria.

E' importante per coloro che ancora possono raccontare alle giovani generazioni quello che e' accaduto in Europa poco piu' di 50 anni fa e che qualcuno insidiosamente tenta di negare, di rimuovere o di legittimare in nome di un brutale tentativo di "pacificazione".
E' doveroso nei confronti dei milioni di innocenti vittime di una tribu' selvaggia e spietata, come la definisce Alberto Nirenstajin, che si aggirava per le strade d'Europa, una tribu' feroce che ha goduto dell'organizzazione e dell'appoggio totale dell' apparato statale perfetto della nazione tedesca che aveva ispirato, nei secoli precedenti, la cultura europea per poi perdersi nel buco nero dell'odio e del razzismo, della brutalita' e della morte.

Leggendo i libri che tentano di raccontare la Shoa', l'Olocausto, passano davanti ai nostri occhi freddi numeri, aride cronache, terribili immagini, documenti che parlano di chili di capelli, di denti, di pelle umana, di occhiali e altri resti umani e che l'apparato nazista vendeva alle fabbriche del Terzo Reich poiche' nulla doveva andare perduto. Ma la Shoa' e' stata molto di piu' , di piu' terribile e mostruoso.
Una mente umana non puo' immaginare come e' potuto accadere e chi lo ha vissuto non riesce a raccontarlo. Molti si sono uccisi per questo motivo,pensiamo a Primo Levi, a Bruno Bettelheim e non sono i soli..
In Israele esistono decine di luoghi di cura dove sono ricoverati i sopravissuti che non possono piu' vivere ma solo gridare e piangere per quello che hanno passato e visto e che da allora non li lascia piu' dormire. Durante il processo Eichman vi sono stati in Israele un gran numero di suicidi, non ce l'avevano fatta a risentire, a rivivere quello scempio. Meglio il suicidio, meglio la morte per non sentire piu', per non vedere piu', mai piu'.
Non puo' vivere chi e' sopravissuto alla barbarie di quella tribu' selvaggia e feroce che imperversava in Europa, che entrava nelle case e portava tutti via a calci e pugni, che dava la caccia ai bambini, che tascinava vecchi , donne, neonati, malati nei vagoni bestiame per portarli nei campi della morte dove venivano prima schiavizzati e torturati poi gasati e bruciati. Portava via interi paesi di ebrei, li bruciava vivi, li sepelliva vivi in grandi fosse comuni perche' i campi della morte non potevano contenere tutti.
Sei milioni.
L'annientamento di un popolo, la -soluzione finale-. Non nemici, o oppositori del regime, semplicemente un popolo che il nazismo voleva distruggere e che, per poterlo fare in modo totale, era andato a raccogliere in tutta Europa.
Badiamo bene, nel mondo vi sono stati sempre genocidi e tragedie dovuti alle guerre ma la fredda decisione e la perfetta organizzazione della -soluzione finale del popolo ebraico-, perpetrata non tanto per odio quanto per "dovere", hanno purtroppo una terribile unicita' nella storia dell'umanita'.
Ma i nazisti, per salvaguardare la purezza della razza, hanno portato ad Auschwitz e negli altri campi della morte anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici, handicappati. Chi non era perfetto doveva morire, chi non aveva la circonferenza del cranio della misura richiesta doveva morire, chi non era sano, puro e tedesco doveva morire.
E li hanno fatti morire senza dignita', nudi, riducendoli a delle larve, ridendo di loro e delle loro sofferenze, facendoli rincorrere dai loro cani che azzannavano quei poveri corpi nudi e, alla fine, nemmeno la sepoltura ma un camino alto e nero da cui usciva impalpabile e leggero il fumo che, ricadendo, ricopriva tutto, anche gli animi e le coscienze dei carnefici e dei loro complici.

Forse oggi le giovani generazioni non vogliono ricordare, provano anche un senso di fastidio. Siamo nel nuovo millennio, dobbiamo guardare avanti, c'e' internet,
dimenticare e' piu' facile, ormai tutto e' passato, il secolo della malvagita' e' trascorso, non vale la pena rattristarsi ed e' questa ricerca del facile e del superficiale, questo rifiuto della memoria che noi, gli adulti, i genitori, gli insegnanti dobbiamo assolutamente evitare perche' il nazismo non e' morto: solo ieri un gruppo di persone e' entrato nel ristorante di un villaggio , ha chiesto i documenti alle persone presenti, due erano ebrei , li hanno trascinati fuori, messi contro un muro e gli hanno sparato in testa a sangue freddo.
Il nazismo esiste ancora, aspetta solo il momento giusto per colpire ancora e la tribu' sufficientemente feroce per esprimersi.
E' compito nostro far capire ai giovani la mostruosita' del razzismo, la bellezza e la dignita' della diversita' e il rispetto di essa perche' nessuno porti piu' la stella gialla cucita sui vestiti o perche' nessuno strisci piu' lungo i muri per non far vedere la sua pelle piu' scura.
Dopo tutto questo orrore pare che niente sia cambiato.
L'Europa e' rimasta la stessa Europa antisemita di 60 anni fa. Si bruciano le sinagoghe a Parigi, si trovano scritte del tipo "cane ebreo" sulle porte degli studi di esimi professori universitari, si dissacrano cimiteri, si accusano gli ebrei di essere diventati i carnefici: Il nuovo antisemitismo e' nato. Questa volta e' nato lontano , laggiu' nei paesi arabi dove risiede il nuovo nazismo ma l'Europa si e' subito adeguata quasi non aspettasse altro che una spinta per scatenarsi ancora una volta contro gli ebrei.
Allora il 27 gennaio ricorderemo Auschwitz....e poi?
E poi, signori, si ricomincera' la caccia all'ebreo e continuera' la demonizzazione di Israele sotto la regia dell'integralismo islamico.