Una risposta adeguata
La risposta dell'ambasciatore d'Israele Ehud Gol all' appello di alcuni intellettuali italiani agli elettori israeliani
Testata:
Data: 18/01/2003
Pagina: 4
Autore: Ehud Gol
Titolo: Risposta all’appello agli elettori israeliani
Dopo l’appello di alcuni intellettuali italiani agli elettori israeliani affinché votassero il candidato della sinistra, appello che Informazionecorretta ha riportato il 16 di gennaio, riteniamo opportuno far conoscere anche la risposta dell’ambasciatore Ehud Gol apparsa sull’Unità del 18 gennaio
Risposta all’appello agli elettori israeliani



Ho letto con sorpresa e sgomento l’appello di un gruppo di stimati intellettuali – che conosco e alcuni dei quali rispetto – pubblicato su l’Unità del 16 gennaio.

Come israeliano e diplomatico, sono fiero di rappresentare una nazione che è una delle democrazie più aperte del mondo. La democrazia israeliana inoltre merita ammirazione per la sua capacità di mantenere i più alti standard morali nonostante le guerre, le provocazioni e la profonda animosità contro i suoi cittadini.

Più di ogni altra cosa, Israele ha dimostrato la sua capacità di salvaguardare i principi democratici in tempi caratterizzati da una incessante campagna terroristica che negli ultimi due anni è solo peggiorata, perché in realtà dura sin da prima della fondazione dello Stato nel 1948.

Una democrazia consente a tutti i cittadini di formare e decidere il governo e la sua politica ma questo diritto è riservato in via esclusiva ai propri cittadini, nel nostro caso anche agli arabi.

Sarebbe inimmaginabile che io o chiunque altro israeliano ci mettessimo a dare consigli e istruzioni agli elettori italiani. Se invece l’ingerenza è una pratica ammessa dagli intellettuali italiani, allora mi chiedo come mai non sono mai stati lanciati simili appelli ai regimi degli stati arabi, di cui la maggioranza sono dittature.

L’invito agli elettori israeliani affinché votino un candidato invece che l’altro rappresenta un ulteriore elemento di rozza intromissione negli affari domestici di uno stato democratico e sovrano che si trova nel mezzo di una campagna elettorale. Ancora più grave poi è la presentazione di una serie di argomenti su uno dei candidati, argomenti che non hanno alcuna connessione con la realtà.

Ignorare il terrorismo palestinese che è stato potenziato nel luglio 2000 dopo che Arafat aveva rifiutato le ampie proposte dell’ex Primo Ministro Barak non fa progredire la causa della pace ma piuttosto incoraggia quegli elementi che vedono il terrore come uno strumento legittimo per il raggiungimento di obiettivi politici. Addossare al governo di Israele la responsabilità degli attacchi suicidi, al contempo ignorando del tutto le responsabilità di Arafat, equivale ad una diffamazione che meriterebbe almeno una pubblica richiesta di scuse su questo stesso giornale a quelle 725 persone che negli ultimi due anni sono state massacrate dal terrorismo palestinese.

Posso assicurarvi che i cittadini di Israele sono abbastanza maturi e responsabili da scegliere che deve rappresentarli senza l’aiuto di intellettuali stranieri.
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio plauso alla redazione dell'Unità per la pubblicazione della lettera dell'ambasciatore d'Israele Ehud Gol. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta ad essere compilata e spedita.
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