Televideo scrive:
"Tre palestinesi sono stati uccisi stamane in Cisgiordania dai militari israeliani.
La prima vittima, 16 anni,stava lanciando pietre e ordigni artigianali contro i militari ed è stato raggiunto da proiettili a Tulkarem.
Gli altri palestinesi, un uomo di 45 anni e un altro ragazzo di 16, sono stati uccisi a Kabatiya. Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese.Gli altri palestinesi,un uomo di 45 anni e un altro ragazzo di 16, sono stati uccisi a Kabatiya. Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese. "

Perchè porre semper l'accento su una presunta colpa degli israeliani ? E' il caso del sedicenne che stava lanciando pietre e ordigni artigianali contro i soldati.
Tutti gli eserciti del mondo, e quello israeliano non fa eccezione, reagiscono contro chi lancia pietre o ordigni.
" Intanto, l'esercito israeliano ha chiuso stamane due università palestinesi in Cisgiordania: il Politecnico di Hebron e la locale Università islamica.La decisione fa seguito all'attentato del 5 gennaio a Tel Aviv (22 morti)."
Purtroppo nelle università palestinesi (come già avviene nei precedenti ordini di studio) si insegna ad odiare e a delinquere. Non è facile prendere la decisione di chiudere l'università, ma alle volte è necessario.
Da notare il tono acritico di chi riporta la notizia se in questione c'è la versione palestinese. Israele viene sempre esposto come il responsabile di ogni evento. E quando attacca per difendersi è ancora più colpevole.
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