LA GUERRA A FUMETTI
LA GUERRA A FUMETTI
Testata:
Data: 08/04/2002
Pagina: 5
Autore: un giornalista
Titolo: Sharonne ed Arafatte
L'Unità del 7 aprile a pag. 5 con il titolo "Sharonne ed Arafatte" sceglie un modo veramente sgradevole per raccontare la tragedia che si sta consumando in Israele.
Se credevamo di aver toccato il fondo con l'ignobile vignetta antisemita di Forattini apparsa alcuni giorni fa su La Stampa, è solo perché non avevamo ancora visto il conflitto israelo-palestinese trasformato in fumetto. Già la scelta del titolo, con il richiamo a due personaggi biblici (Aronne, fratello maggiore, collaboratore e interprete di Mosè; Giosafatte, quarto re di Giudea, uomo pio che combattè l'idolatria) è deprecabile oltre che poco rispettoso per la religione ebraica.
Tutte le vignette disegnate da Sergio Staino riportano una citazione in rima.
Eccole nell'ordine.
"Discutendo concitati stan Sharonne ed Arafatte sui due popoli spossati dalle mille guerre fatte"
"Passa in quella un terrorista e Sharon: Schiaccialo in fretta! Sennò il primo della lista tu sarai nella vendetta"
"Arafat non si confonde:va a bloccar quella sorpresa ma lei, pronta, si nasconde nella borsa della spesa".
"Scusi ha visto lei per caso qui passare uno con bomba? No, davver! Sotto il mio naso passò solo una colomba?"
"La ricerca è disperante e non trova proprio niente e Sharon: "Sei tu il mandante! O incapace o delinquente!"
"Un gran botto in quell'istante fa saltar la Pizzeria: bimbi e bimbe, tanti e tante che la Morte porta via"
E Sharonne: "Sicurezza or mi impone di reagire! E così con gran sveltezza a casaccio va a colpire"
Schiaccia quello, schiaccia quello un vasaio e un contadino, un pastore e il suo cammello, un fornaio e un arrotino.."
"Non si accorge il mentecatto che il bombista col cannello sta succhiando di soppiatto tutto quanto quel macello"
"Arafat ora è il bersaglio: Tu e sol tu ne sei il mandante! Son sicuro! Non mi sbaglio! E lo schiaccia sull'istante"
"Ma la guerra messa in pista per la pace duratura or fa sì che il Terrorista sia cresciuto a dismisura."
"Sara e Alì, figli dolenti della stessa Amata Terra gridan forte ai più potenti: Su fermate questa guerra".

I contenuti di questa "poesiola" sono perfettamente in linea con l'orientamento del giornale di tratteggiare sempre Sharon come il cattivo, insensibile dinanzi alle sofferenze dei palestinesi ed Arafat come il povero leader "oppresso" ma sostanzialmente incolpevole delle malefatte che gli si attribuiscono.
Anche i disegni peraltro confermano questa linea: Sharon ha un ghigno antipatico, impugna un'arma con la quale non esita a colpire gli "indifesi" ? "vasai, contadini, pastori, cammelli" ? e lo stesso Arafat che si trasforma agli occhi del vignettista nel "bersaglio" delle violenze di Sharon.
Il leader palestinese, ha uno sguardo attonito, quasi impaurito, impugna anche lui un'arma ma deve "soccombere" dinanzi alla violenza di Sharon. Oltre a questi stereotipi di dubbio gusto quello che risulta offensivo e veramente ignobile è il disegno della strage alla Pizzeria Sbarro dove hanno perso la vita tanti bambini che il vignettista riproduce con l'immagine della morte sullo sfondo ed un'altra citazione in rima.


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