TERRORE, ANCORA TERRORE
TERRORE, ANCORA TERRORE
Testata:
Data: 12/04/2002
Pagina: 3
Autore: un giornalista
Titolo: Israele ripiomba nel terrore kamikaze: 8 morti a Haifa
Ecco come il giornalista riferisce la cronaca dell'evento.
"L'illusione è durata 10 giorni. L'illusione che la Muraglia di Difesa potesse bloccare i kamikaze"
La disapprovazione per l'operato di Sharon è tutta racchiusa in questa frase, come se il nuovo attentato anzichè dimostrare l'odio imperituro che alimenta l'animo dei palestinesi fosse il risultato dell'inefficacia dell'azione militare intrapresa dal governo se non addirittura la sua consegueenza!!
Ancora. "Ciò che resta dell'illusione di Israele è davanti ai nostri occhi: un autobus sventrato, ridotto ad un ammasso di lamiere contorte dall'uomo-bomba che la Muraglia di Sharon non ha fermato."
Certamente nelle intenzioni di Sharon c'era e c'è tuttora la volontà di arrestare il terrorismo ma cosa può fare uno Stato sottoposto a pressioni costanti perchè fermi l'esercito, a giudizi ferocemente negativi sulla legittimitò del suo operato e, soprattutto, dinanzi all'assoluta mancanza di presa di posizione contro il terrorismo da parte del leader palestinese? Evidentemente nella ripetizione del concetto di inefficacia dell'intervento militare si scorge una faziosa deresponsabilizzazione di Arafat, un leader che ha sempre preso in giro le diplomazie internazionali promettendo di intervenire per la cessazione delle violenze senza fare mai nulla di concreto.
Scrive De Giovannangeli

Un giovane poliziotto ci apostrofa: un giornalista europeo si è degnato di venire a vedere i nostri morti, li hanno massacrati e poi ci dicono che non dobbiamo reagire
L'uso di quel verbo "apostrofare" è sgradevole e fuori luogo. Non si ravvisa la minima compassione per una persona che si trova dinanzi ad un simile scempio di corpi umani e non riesce nemmeno immaginare la fine di questo orrore.
La replica palestinese all'attentato viene dal segretario del Governo dell'ANP il quale dice:

E' la risposta naturale a quanto avvenuto nei campi profughi ed alla sporca guerra di Sharon. E' lui che ha scatenato la vile aggressione per distruggere il popolo palestinese. Nulla potrà proteggere gli israeliani se non la realizzazione del diritto dei palestinesi ad avere uno Stato
Purtroppo la memoria è una dote che caratterizza pochissimi giornalisti. Inoltre Israele non ha alcuna intenzione di "distruggere il popolo palestinese", quello che l'esercito vuole eliminare definitivamente (e mi pare che ne abbia ogni diritto) sono le infrastrutture del terrore, le fabbriche di armi e di esplosivi all'interno di molti campi profughi.
Ancora. "Arik il duro (proprio non si riesce a chiamarlo semplicemente con il suo nome!!) non arretra di un centimetro dalle decisioni prese: "Non possiamo assecondare iniziative che mettono in pericolo i nostri cittadini.....ogni incontro con Arafat è un errore perchè Arafat ne viene incoraggiato (ed effettivamente non ne ha bisogno vista la solidarietà che gli offre ad ogni occasione la comunità internazionale) e quindi non sarà incline a ridurre il livello del terrorismo".
C'è qualche lettore che può confutare, in buona fede, questa affermazione?
Il giornalista non è tenero nemmeno con Netanyahu: "L'Israele oltranzista si rispecchia nelle parole di fuoco scagliate da Bibi contro la comunità internazionale, contro gli USA accusati di correre dietro ad un cessate il fuoco solo per ottenere l'appoggio dei paesi arabi per un attacco contro l'Iraq" Qualunque siano le opinioni dei lettori in proposito farà certamente riflettere la frase pronunciata dall'ex premier del Likud al termine dell'articolo:
"Il mondo intero applica non due ma tre pesi e tre misure nel giudicare le azioni dei paesi: una per le democrazie, una per le dittature ed una per Israele.
Il giornalista preferisce non commentare.


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