Interviste "mirate"
Interviste "mirate"
Testata:
Data: 30/04/2002
Pagina: 9
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Interviste "mirate"
pagina 9 de l'Unità del 30 aprile 2002 De Giovannangeli intervista Ranaan Gissin, portavoce del premier israeliano e Mustafa Natshe, sindaco della città di Hebron.
Due interviste a confronto (la prima dal titolo "il capo dell'ANP resta inaffidabile", la seconda "Ci assediano, uccidono i civili") che pongono in evidenza un diverso approccio del giornalista quando si rivolge all'uno o all'altro interlocutore.

Chiede a Ranaan Gissin: "C'è chi sostiene che l'accettazione della proposta americana sul caso Zeevi sia il prezzo pagato per ridimensionare l'inchiesta Onu su Jenin".
Per quale motivo ogni volta che il governo israeliano fa un gesto di distensione verso il popolo palestinese si deve cogliere una motivazione di "comodo", che mira a nascondere le prove di chissà quali terribili misfatti?
La risposta di Gissin colpisce per la sua sincerità: " Israele non teme la verità sulla battaglia avvenuta nel campo profughi di Jenin, un campo da tempo divenuto base operativa di tutti i gruppi palestinesi. Chiediamo solo garanzie di imparzialità e la protezione dei militari israeliani che saranno chimati a deporre".
Non contento il giornalista prosegue: " E cosa vi ha spinto allora a prendere una decisione che non era nell'aria? "
Sembra proprio impossibile credere ad un gesto di apertura verso il fronte palestinese!.
L'ultima affermazione del giornalista è ancor più significativa: "Resta la macchia di Jenin".
Ma quale "macchia" se anche Amnesty International ha dovuto ammettere che non c'è stato nessun massacro !
Risponde Gissin: "Abbiamo combattuto una dura battaglia contro dei terroristi. Questa è la verità che i palestinesi e i loro amici vorrebbero stravolgere".
????E forse anche qualche giornalista.

L'intervista al sindaco di Hebron dal titolo "Ci assediano, uccidono i civili" è improntata fin dalle prime domande a mettere in luce la durezza dell'esercito israeliano che occupa Hebron a seguito del terribile raid ad Adorà nel quale hanno perso la vita 4 coloni fra i quali una bambina di 5 anni.
Ma questa semplice informazione , quasi "irrilevante" (per il giornalista) viene fornita ai lettori solo dopo alcune domande di ben altro tenore. Scrive De Giovanangeli: "Mentre il confino forzato di Arafat sembra agli sgoccioli, l'esercito israeliano occupa Hebron"
Ancora."Cosa sta avvenendo in città? Sono avvenute anche eliminazioni mirate?
Solo a questo punto, dopo che il sindaco ha esternato tutta la sua esecrazione per l'operato di Tsahal.
("I morti aumentano di ora in ora. Hebron è la nuova tappa della sistematica distruzione di tutte le infrastrutture dell'Autorità palestinese?.") il giornalista afferma:
"Israele giustifica l'occupazione con la necessità di colpire i covi del terrorismo???.."
La risposta del sindaco è farneticante:
"A spingere per la prova di forza sono stati i coloni oltranzisti???Per Sharon la questione palestinese si risolve con la più brutale aggressione". "A cui rispondere con gli attentati" ? suggerisce De Giovannangeli. Come al solito pare una tacita giustificazione all'impiego del terrore. Ed in effetti il sindaco risponde:
"Per Israele tutti i palestinesi che si oppongono all'occupazione sono dei terroristi, mentre il diritto alla resistenza è sancito anche dalla Convenzione di Ginevra".
Da quando la Convenzione di Ginevra consente le stragi di civili inermi ed in particolare l'assassinio di bambini freddati nel sonno?


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