Faziosità e menzogne nelle parole di un Sindaco
Faziosità e menzogne nelle parole di un Sindaco
Testata:
Data: 10/05/2002
Pagina: 2
Autore: un giornalista
Titolo: L'Europa ha riportato la speranza a Betlemme".
Con toni fortemente faziosi, il sindaco di Betlemme Hanna Nasser rilascia un'intervista all'Unità del 10 maggio a pag. 2 dal titolo "L'Europa ha riportato la speranza a Betlemme".
Con un certo compiacimento il giornalista scrive: "Il primo pensiero di Hanna Nasser va al sanguinoso attentato di Rishon Letzion".
Ecco le parole del sindaco: "Quell'attentato è stato un atto ignobile inconcepibile e il presidente Arafat ha giustamente dato l'ordine di arrestare i responsabili"
Evviva almeno l'ordine è partito! Ma, come ben sappiamo, un conto è dare l'ordine, altra cosa è far seguire azioni concrete ai proclami verbali. "Ma scatenando una massiccia rappresaglia a Gaza Israele farebbe solo il gioco di gruppi estremisti"
Viene spontaneo porre una domanda (ma non al giornalista).
Cosa dovrebbe fare Israele per non "fare il gioco di gruppi estremisti"? Stare a guardare mentre cittadini inermi vengono massacrati impunemente? Ancora. Riferendosi alla fine dell'assedio della Basilica della Natività dice il sindaco:
"Lo merita Betlemme, lo meritano i religiosi che hanno condiviso la sofferenza dei civili palestinesi che avevano trovato rifugio nella Basilica".
Alla fine lo meritano tutti, ma non i giovani soldati che per 38 giorni hanno vissuto in condizioni terribili, accusati da tutto il mondo cristiano di violare la santità della loro basilica e finalmente possono tornare a casa.
Nessun giornalista in questi lunghissimi giorni ha mai scritto un rigo su di loro se non per condannarli !!
Prosegue: "Coloro che hanno condotto quell'azione terroristica hanno inferto un duro colpo alla causa palestinese e nociuto a quanti da oltre un mese sono assediati nella Chiesa della natività. Quei 13 hanno combattuto nell'Intifada (Che eroi!!) come migliaia di palestinesi ma il diritto di resistenza è contemplato dalla stessa Convenzione di Ginevra".
Prima riflessione:
La condanna dell'attentato è soprattutto in funzione dei danni che questa nuova strage ha arrecato alla "causa palestinese" ben lungi da una sincera presa di coscienza delle sofferenze causate alle vittime ed ai familiari. Seconda riflessione.
"Quei 13" emergono dalle parole del Sindaco (non commentate peraltro dal giornalista) come eroi, valorosi soldati che combattono per la libertà e non come pericolosi terroristi accusati di aver compiuto molte delle stragi che hanno insanguinato Israele negli ultimi mesi.
Infine il "diritto alla resistenza" contemplato dalla Convenzione di Ginevra - e sempre richiamato a sproposito - non può essere equiparato al diritto di togliere la vita a civili inermi!
Ultima perla.
"nessuno dei 13 fa parte di organizzazioni terroristiche. Nessuno dei 13 è nell'elenco dei presunti terrroristi stilati da Israele".
Quando la faziosità sconfina nella menzogna ogni commento è superfluo.


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