PSEUDO SCOOP DI PANORAMA: MORO GESTITO DURANTE IL SEQUESTRO DAL PRIORATO DI SION
C'era una volta il complotto dei " savi di Sion " (di cui si parla nel libello antisemita della Russia zarista intitolato appunto "I protocolli dei savi di Sion"), secondo cui la finanza ebraica internazionale progettava di conquistare il mondo attraverso le banche e l'usura. Ieri "Panorama" ha inventato un nuovo complotto, quello del "priorato di Sion", organismo che secondo un delirante capitolo del nuovo libro di Giovanni Fasanella e Giuseppe Rocca dedicato ai misteri del caso Moro ("Il misterioso intermediario", Einaudi), avrebbe gestito per conto dei poteri forti anglo americani l'ultima fase del sequestro dell'ex presidente della Dc. Le carte su cui si basa il duo di "Panorama", cioè il giornalista Fasanella redattore del settimanale (a proposito complimenti a Rossella per la marchetta aziendale) e il suo collaboratore Rocca, sono le ultime ridicole acquisizioni della ex Commissione Stragi del senatore Giovanni Pellegrino a proposito del musicista Igor Markevitch e dintorni. Un'indagine dei Ros antiterrorismo basata sul nulla. Chi scrive ha avuto il privilegio quando era consulente di quell'organismo parlamentare poi traformatosi in ente inutile, di visionare le complicate ricerche dinastiche sulla famiglia Markevitch- Gaetani compiute da un organismo dei carabinieri trasformato in un'agenzia di ricerche araldiche. Adesso Fasanella attraverso la rilettura di quelle indagini che è bene dirlo subito non approdarono a un cavolo di niente e anzi hanno sperperato un bel po' di denaro pubblico, rilegge così (in chiave vagamente eufemistica) la soffiata su via Gradoli uscita fuori durante la famosa seduta spiritica a casa del professor Clò in Emilia cui partecipò anche l'attuale presidente della Commissione Ue Romano Prodi (episodio che Marco Pannella giustamente definì come consacrazione dello spiritismo nella politica italiana): il piattino forse non segnalò il nome di "Gradoli", ma quello di "Grado 51". Cioè un presunto grado di iniziazione massonico esoterica. Ora siccome Prodi secondo questa delirante ricostruzione era vicino agli ambienti della London school of economics, quel piattino doveva dare un segnale ben preciso. Quale: che le trattative sul sequestro da quel momento in poi, 2 aprile 1978, sarebbero state gestite da "Gladio". E che minchia c'entra Gladio, dirà a questo punto il lettore? C'entra, c'entra. Perchè se il piattino veramente ha indicato "Grado 51" esiste un testo rarissimo pubblicato in Francia nel 1870 da Ely Star ("pseudonimo di un seguace di Peladan e di Flammarion") che si chiama "Le mysteres de l'horoscope" in cui è svelato che il grado 51 corrisponde a quello del "maitre du Glave". Il signore del Gladio. Capita la logica di questa indagine dei Ros, travasata in un fondamentale capitolo del libro dell'ultimo esegeta del senatore Pellegrino nella fase terminale della Commissione stragi, quella del basso impero? Non basta. Si ipotizza che il signore del Gladio, da non confondere a questo punto con quello degli Anelli di Tolkien, sia tale Hubert Howard, "dominus rector di quel palazzo Caetani attorno al quale ruotano tutti gli enigmi del caso Moro". E chi è questo Howard? Uno che viveva appartato nel feudo di Sermoneta dei Caetani. "Appartato ma non isolato", ammonisce l'esoterico Fasanella, infatti riceveva anche i membri della Trilateral, dell'Istituto atlantico, del club di Roma di Aurelio Peccei. Non solo: era anche a conoscenza dei veri fini del "priorato di Sion", di cui Jean Cocteau, amico di Markevitch, era stato anche "Nautonnier", cioè nocchiere. Dice Fasanella: "gli storici che hanno studiato questo ordine ce lo descrivono come immerso in una sfera tenebrosa dove politica, massoneria, Cavalieri di Malta, Cia e Vaticano e alta finanza si incontrano, si uniscono temporaneamente per uno scopo o per l'altro, poi riprendono la propria strada". Inutile dire che questo "priorato di Sion" potrebbe avere gestito le ultime trattative per Moro, ovviamente facendo in modo che l'ostaggio tacesse per sempre dopo i segreti atlantici che aveva rivelato. Capito tutto lettori? Che facciamo? La chiamo io la Croce verde o la chiamate voi? Il vero mistero che ruota intorno al caso Moro è come faccia un editore serio come Einaudi a pubblicare simili libri.
Invitiamo i nostri lettori ad inviare una e-mail all'Opinione con il loro commento, cliccando sulla e-mail sottostante. diaconale@opinione.it