Plauso al Touring Club
Ecco come si fa correttamente informazione
Testata:
Data: 08/01/2003
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Nuovo Atlante Storico Geografico
Informazione ricevuta dall'Istituto Culturale della Comunità Islamica Italiana e volentieri pubblichiamo:


"Un atto di coraggio morale dal parte del Touring Club Italiano è un buon auspicio per il 2003", così la mailing list Alchimia, moderata dall'Associazione Musulmani Italiani (Ami) ha definito la recente pubblicazione dell'Atlante Geografico e Storico pubblicato per le festività di fine anno dal Touring Club Italiano (Tci) e curato da una commissione di eminenti geografi e professori universitari italiani.

Il volume è stato aggiornato nella toponomastica del Medio Oriente, con l'eliminazione dal lessico delle carte geografiche di terminologie obsolete e non più d'attualità. Non ricorrono più, nell'Atlante del 2003, nomi di luogo superati dalle circostanze, cioè termini che per gli studenti di domani non significheranno nulla di concreto, come "Cisgiordania", o nozioni giuridicamente inesatte ma sino all'anno scorso ancora politically correct, quali "Territori occupati", o "Gerusalemme Est". I lungimiranti geografi del Touring, piuttosto che adeguarsi al conformismo di parte, dando prova di onestà intellettuale hanno scommesso sulla loro perspicacia di storici, cioè sulla volontà di mostrare il Medio Oriente com'è oggi - non come era prima del 1967 - cioè come nell'immediato è destinato a restare per via della palese compromissione col terrorismo suicida dei vertici dell'Anp. Il presunto "stato palestinese" a guida Olp, di cui si è parlato ai tempi del fallito accordo di Oslo, è stato tolto dalle carte geografiche dopo essere stato rimosso dall'agenda politica internazionale in seguito ai colloqui bilaterali del 2002 fra George W. Bush e il premier israeliano Sharon, cui l'Italia ha in breve aderito con la visita del presidente israeliano Katsav al premier Berlusconi. E il nuovo che in Italia ha iniziato ad avanzare nel 1994 oggi infine lo vediamo già realizzato sulle carte geografiche del 2003.

Il vento di adeguamento coinvolge anche Gerusalemme, che secondo la legge degli Stati Uniti d'America è l'indivisa capitale d'Israele. Quest'anno la toponomastica del Touring cessa d'essere terzomondista e partizionista e diviene alfine atlantista e unitaria: sorpassate terminologie quali "Gerusalemme ebraica", "Gerusalemme araba", "Gerusalemme Ovest", "Gerusalemme Est", "Autorità Nazionale Palestinese" cedono oggi il posto all'ammissione della effettiva sovranità israeliana indivisa, esercitata senza opposizione sul territorio della Città Santa a partire dal 1967. Nella carta di Gerusalemme si passa alfine dall'ideologia alla realtà, si fa menzione - su base statistica - di quartieri a prevalenza ebraica e a prevalenza araba, ma solo nell'ambito di una singola amministrazione municipale israeliana, che in base alla legge del 1980 seguita ad essere sostenuta dalla maggioranza assoluta dei Gerosolimitami dei quartieri intra-urbani, tanto ebrei che arabi.

In totale disaccordo con i superati orizzonti di parte propri a certa storiografia sinistroide e ad una geografia con occhiali sessantottini, nella rappresentazione dell'area mediorientale il Touring Club non ritiene più necessario segnare sulla carta geografica i cossiddetti "Territori occupati", o tracciare i confini di Gerusalemme come esistevano fino al 1967, proprio in quanto è dal 1967 che non esitono più, né per Israele, né per la Giordania. Seguitano ad essere sognati dai terroristi arafatiani, dai regimi dittatoriali arabi e da qualche intellettuale terzomondista che a torto li mitizza, ma l'avvicinarsi del 2003 rende quei sogni sempre più utopici. Oltre a ciò, i confini dello Stato di Israele sono segnati con continuità sulla linea naturale del Giordano. Se quindi uno stato arabo-palestinese esiste, ci insegna l'Atlante Touring del 2003, esso è esclusivamente ad Occidente del Giordano. Ciò dimostra come dal punto di vista politico della geografia descrittiva il problema della indivisibilità di Gerusalemme sia già risolto da tempo. "Cisgiordania" o "Territori occupati" sono oggi termini validi per i soli antlanti storici, appartengono all'indagine storica, non alla geografia, esattamente come ad esempio Delfinato, Prussia Orientale, Lombardo-Veneto o Boemia-Moravia. Chi teorizzava una "Gerusalemme doppia", chi vaneggiava su una "duplice municipalità" è oggi smentito proprio dal consiglio dei mukhtar arabi di Gerusalemme guidato da Zuhair Hamdan, che scrivono a Bush e all'Onu: "Non vogliamo essere esclusi da Israele e ceduti all'ANp contro la nostra volontà".


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