L'ambiguità delle parole
Come orientare l'opinione pubblica
Testata: Televideo
Data: 08/01/2003
Pagina: 159
Autore: un giornalista
Titolo: Palestinese ucciso nella striscia di Gaza
"Un Palestinese è stato ucciso da soldati israeliani nel corso di una spara-
toria nel sud della Striscia di Gaza.
Lo hanno reso noto fonti della Sicurezza palestinese.L'uomo,un tassista di 30
anni,sarebbe stato colpito alla testa mentre osservava i carri armati israeliana transitare nella zona.
La sparatoria è avvenuta a Yunis, a poche centinaia di metri dalla colonia israeliana di Neve Dekalim."
Dal primo capoverso non si capisce come mai il palestinese sia stato ucciso, ma già dal titolo viene da pensare che si sia trattato di un omicidio compiuto deliberatamente.
Nel secondo capoverso, invece, risulta chiaro che si è trattato di una morte accidentale, in quanto il tassista palestinese stava osservando una situazione di conflitto. Possiamo dire che il palestinese ha peccato di imprudenza e che, purtroppo, la sua imprudenza gli è costata la vita.
Bisogna sottolineare però, che il giornalista di Televideo gioca sull'ambiguità delle parole: c'è una differenza, e non troppo sottile, tra l'essere uccisi e il morire in questo modo, e questo è un modo scorretto di fare informazione. Si vuole orientare l'opinione pubblica a pensare in un certo modo. Sempre che sia vera la versione palestinese. Quella israeliana, secondo Televideo, non ci è dato conoscere.

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