Il "pacifismo" della Chiesa
La polemica con il giornalista "reo" di aver espresso la propria opinione sul pacifismo "a senso unico" della Chiesa cattolica
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Data: 08/01/2003
Pagina: 8
Autore: r.m
Titolo: Il pacifismo del papa non è a senso unico
L'Unità riporta la notizia della polemica sorta fra la Sir, l’agenzia dei settimanali cattolici italiani, e il giornalista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, "reo" di aver espresso senza mezzi termini la propria opinione sul pacifismo "a senso unico" della Chiesa cattolica.

Non si può non essere d’accordo con l’editorialista del Corriere.

Troppe volte abbiamo udito la voce del papa tuonare contro le azioni militari dell’esercito israeliano, troppo spesso abbiamo visto su settimanali cattolici le immagini di porporati che abbracciavano e baciavano Arafat un capo guerrigliero corrotto e finanziatore del terrorismo.

E non si può esimersi dal constatare che il pensiero cattolico è in sintonia perfetta con gli orientamenti antisraeliani, antioccidentali e filopalestinesi della sinistra italiana che ha nell’Unità il suo portavoce.

Riportiamo integralmente l’articolo lasciando ai lettori di I.C. la possibilità di esprimere commenti e osservazioni.

Il giornalista nel suo fondo di ieri dal titolo "il diapason dei cattolici" non è andato leggero.

Ha accusato Giovanni Paolo II di pacifismo unilaterale, di non aver fatto sentire la sua protesta in modo forte contro le continue stragi di cristiani che da anni insanguinano l’Asia e l’Africa. Solo quando va di mezzo l’Occidente e più in particolare gli Stati Uniti – commenta polemico Della Loggia – solo allora la voce del Papa raggiunge il diapason e il mondo cattolico esprime il massimo di mobilitazione e questo conclude finisce con il rafforzare l’idea che la massima autorità spirituale dell’Occidente sia anche uno dei suoi più aspri critici.

Non si è fatta attendere la risposta dell’agenzia cattolica. Senza citare Della Loggia, la nota della Sir parte dalle crescenti difficoltà degli Stati Uniti a legittimare la guerra in Iraq di fronte all’opinione pubblica internazionale. Questo è il fatto nuovo della politica mondiale mentre si è nella faticosa ricerca di un "nuovo ordine". E’ in ballo l’idea di occidente, su cui si è ricominciato a discutere dopo l’11 settembre. E la vera sfida – si sottolinea – è lo sviluppo di civiltà, in un mondo segnato da troppi conflitti. Per questo per la Sir è evidente forzatura dipingere il Papa come un pacifista unilaterale. Tutti i suoi messaggi per la pace hanno una precisa sostanza: la pace è dono di Dio e impegno delle persone, dei popoli e della comunità internazionale. Questo, replica l’agenzia cattolica, non è astratto pacifismo ma un pressante invito all’azione indirizzata a costruire un sistema internazionale giusto e su questo assicura Sir tutti i cattolici sono unanimi.
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