Per l'Unicef muoiono solo i bambini palestinesi
L'Unicef pretende di fare informazione ma fa in realtà della vera e propria disinformazione
Testata:
Data: 07/01/2003
Pagina: 1
Autore: Barbara Mella
Titolo: Per l'Unicef muoiono solo i bambini palestinesi
Informazione Corretta, naturalmente, non si permetterebbe mai di sindacare l'operato dell'Unicef, così come di qualunque altra organizzazione; ma poiché nel suo sito (http://www.unicef.it/palestinanews.htm) l'Unicef pretende di fare informazione - facendo in realtà della vera e propria disinformazione - riteniamo doveroso intervenire. E iniziamo dal titolo del primo articolo: "In costante aumento il numero dei bambini palestinesi morti a causa delle operazioni militari nel Territorio Palestinese Occupato". E' in aumento, ovviamente, anche il numero dei bambini israeliani morti a causa del terrorismo palestinese, ma questo sembra turbare molto meno i signori dell'Unicef, che nel sottotitolo proclamano: "L’UNICEF condanna ogni forma di violenza condotta a danno di civili tanto palestinesi quanto israeliani". Sembrerebbe una posizione corretta, ma c'è il trucco: "Tra il novembre e il dicembre 2002 una serie di attacchi condotti da miliziani palestinesi ha provocato un alto numero di vittime tra militari e civili israeliani, mentre le incursioni delle forze militari israeliane - tuttora in corso - hanno provocato la morte di un gran numero di civili palestinesi, tra cui molte donne e bambini". Fra i morti israeliani ci sono anche militari, mentre i morti palestinesi, per l'Unicef, sono tutti civili, incuranti del fatto che fra quei "civili" ci sono anche tutti i terroristi, o comunque combattenti, che non indossano una divisa. Inoltre l'Unicef non manca mai di sottolineare che i morti palestinesi sono molto più numerosi di quelli israeliani, dimenticando che, mentre i morti israeliani sono stati TUTTI uccisi dai palestinesi, questi ultimi conteggiano come "vittime" anche i terroristi che si sono fatti esplodere, quelli saltati in aria maneggiando maldestramente dell'esplosivo (e i familiari di cui abitualmente i terroristi si circondano), quelli morti nel corso di combattimenti provocati e iniziati da loro stessi, e i numerosi palestinesi giustiziati per collaborazionismo - vero e proprio passepartout buono per chiunque dia fastidio a chi comanda. Per non parlare dei bambini mandati dagli stessi palestinesi in prima linea, a tirare sassi facendo da scudo ai cecchini dotati di ben altro armamento. Senza contare tutti coloro che vengono colpiti accidentalmente durante gli scontri, sistematicamente definiti come "uccisi da proiettili israeliani", senza che alcun accertamento venga mai compiuto. Viene denunciato il "crescente numero di incursioni dell’esercito israeliano all’interno di aree palestinesi densamente popolate", trascurando il fatto che tali incursioni rispondono a un crescente numero di attacchi terroristici provenienti da tali aree, nelle quali i terroristi si mescolano alla popolazione civile (vietato dalle Convenzioni di Ginevra e dell'Aja). Ma la vera misura dell'indifferenza dell'Unicef a ciò che realmente sta accadendo in Medio Oriente, l'abbiamo in una frase che parla di "escalation di violenza e imprevedibilità delle operazioni militari israeliane": davvero questi signori non si sono mai accorti che le operazioni militari israeliane SEGUONO SEMPRE sanguinosi attacchi terroristici palestinesi? Davvero non immaginano come si potrebbero prevedere tali operazioni? Davvero non sono in grado di vedere ciò che accade sotto i loro occhi?

Gli altri due articoli si occupano dell'impossibilità dei bambini palestinesi di frequentare la scuola "a causa delle restrizioni imposte da Israele". Non un solo accenno, nei due articoli, al terrorismo che costringe Israele a imporre tali restrizioni. E mai, né oggi né in passato, abbiamo sentito l'Unicef intervenire sulla tragedia dei bambini mandati in prima linea a fare da scudo ai cecchini. Mai abbiamo sentito l'Unicef protestare quando Arafat faceva chiudere le scuole per mandare i bambini a combattere (lo ha fatto, invece, la regina di Svezia, ed è servito). Mai ci è giunta la voce dell'Unicef contro il lavaggio del cervello a cui vengono sottoposti i bambini palestinesi a scuola e in casa, per mezzo della televisione, per indurli al cosiddetto martirio. Mai. E in questi articoli ogni responsabilità per le difficili condizioni di vita di quei bambini viene attribuita esclusivamente a Israele. E sembra, a quanto si legge, che i bambini palestinesi siano gli unici ad avere problemi: gli unici a rischiare la vita andando a scuola, gli unici a soffrire di traumi psicologici, gli unici a diventare, col passare del tempo, sempre più poveri. E l'ultimo articolo si chiude con un appello: "chiede che mai più le scuole siano fatte bersaglio di attacchi o siano usate a scopi militari". Forse non sarebbe fuori luogo un analogo appello alla controparte affinché le scuole non siano usate come postazioni militari dalle quali sparare sugli israeliani - tenendo presente che quando ciò avviene, in base alle Convenzioni di Ginevra e dell'Aja, rispondere al fuoco è perfettamente legittimo. Ma questo l'Unicef preferisce non saperlo.

Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione all'Unicef. Cliccando sul link sottostnate si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
press@unicef.it