Due morti che non si possono paragonare
L'odio arriva da una parte. Dall'altra c'è la difesa. Ma l'Unità e De Giovannangeli continuano a paragonare ciò che paragonabile non è.
Testata:
Data: 03/01/2003
Pagina: 7
Autore: Umberto De Giovannageli
Titolo: Territori, l'anno inizia con altro sangue
Il titolo è corretto, ma il sottotitolo è incompleto.
Infatti recita: Uccisi 5 palestinesi. Sharon punito nei sondaggi per lo scandalo dei voti comprati.

Perché la notizia – riportata poi all’interno dell’articolo – della morte atroce di un anziano ebreo di 70 anni non è richiamata e si preferisce focalizzare l’attenzione sulle questioni elettorali interne di Israele?

Quel vecchio, Massud Makluf Allon, è morto in modo orribile per mano di un gruppo terroristico legato al partito di Arafat e che si è reso responsabile di stragi efferate, le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa.

Massud è stato rapito mentre portava dei vestiti ai suoi amici palestinesi, è stato barbaramente ucciso ed i suoi resti carbonizzati sono stati ritrovati da una pattuglia israeliana che perlustrava la zona.

Cosa aveva fatto di male quel vecchio? Credeva nella pace e nella tolleranza ma i suoi assassini lo odiavano per il solo fatto di essere ebreo.

L’articolo riporta anche la notizia della morte di un bimbo palestinese che affetto da problemi alle vie respiratorie, non ha potuto raggiungere in tempi brevi l’ospedale in quanto l’ambulanza è stata fermata ad un posto di blocco presso Nablus.

Nonostante il dolore per questa notizia è doveroso non dimenticare (e pare che al giornalista sia sfuggito) che le ambulanze non vengono controllate per pedanteria o inutile cattiveria dai soldati israeliani ma perché troppe volte questi veicoli sono stati usati per trasportare armi e cinture esplosive destinate a provocare nuove stragi nelle strade di Israele.

E’ il terrorismo e solo il terrorismo che induce l’esercito a controlli severi che a volte paiono eccessivi ma che sono indispensabili per salvare altre vite umane.

Non è corretto quindi mettere sullo stesso piano la morte del vecchio ebreo e del bimbo palestinese.

Scrive De Giovannangeli:


Nell’abisso profondo ci sono gli israeliani che hanno paura persino ad uscire di casa a causa di quell’ "odio profondo" che i palestinesi nutrono per ogni ebreo che vive in Israele e nel mondo, un odio che vede nella distruzione di Israele il coronamento di un sogno lungamente perseguito.









Le morti terribili di Massad Makluf Allon e di Abdel Rahman Abu Baker racchiudono in sé la storia di due popoli precipitati in un abisso di orrore e di odio senza fondo.

Nell’abisso profondo ci sono gli israeliani che hanno paura persino ad uscire di casa a causa di quell’ "odio profondo" che i palestinesi nutrono per ogni ebreo che vive in Israele e nel mondo, un odio che vede nella distruzione di Israele il coronamento di un sogno lungamente perseguito.





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