Al Jazeera, sezione italiana, detta anche RAI
Natale a Betlemme, una sola campana, una sola versione
Testata:
Data: 27/12/2002
Pagina: 1
Autore: Marc Innaro
Titolo: servizi da Betlemme
Le notizie dal Medio Oriente fornite dalla RAI sono una ennesima dimostrazione, se mai ne avessimo avuto bisogno, della scelta di campo effettuata dalla televisione di stato. Non importa quale sia il governo, quali i dirigenti, quali i direttori di testata, quali i corrispondenti, la posizione della RAI è sempre e solo una: schierata dalla parte palestinese.
Vediamo alcuni casi:

TG2 delle 13 30-26.12.2002- Marc Innaro, come sua abitudine, ha fornito la sola versione palestinese dei fatti.
Ha detto testualmente: "I soldati israeliani hanno ammazzatto un ragazzo palestinese che ha partecipato alla sommosa contro il coprifuoco".
La verita', come riferita anche da Haaretz, giornale certamente non tenero con il governo Sharon:
http://www.haaretz.co.il/hasite/pages/ShArt.jhtml?itemNo=245416&contrassID=1&subContrassID=0&sbSubContrassID=0
"... il ragazzo sparava dal tetto sui soldati con un pistola e quando ha finito le munizioni ha cominciato a sparare con un fucile.
A questo punto e' stato colpito dai soldati israeliani.


Innaro ha completamente ignorato questa notizia, riferendo quindi una parte dei fatti. Come definire la sua scelta ? Non occorre grande fantasia per capirne i motivi.


Vediamo ora Televideo del giorno di Natale:

"Un appello alla tolleranza e un invito a Israele a porre fine all'occupazione dei Territori palestinesi sono partiti dal patriarca latino di Gerusalemme nell'omelia della Messa di mezzanotte davanti a migliaia di fedeli nella Chiesa di S. Caterina a Betlemme.

Monsignor Sabbah, ha anche criticato Israele per l'assedio di Betlemme e delle città palestinesi"




Questa prima parte dell'articolo lascia senza fiato per la faziosità di monsignor Sabbah, le cui parole sono state riportate senza che il giornalista sentisse il dovere professionale di inquadrarle nel loro contesto.

L'appello alla tolleranza di Sabbah è obbligatorio. Ciò che non è obbligatorio, invece, è una presa di posizione politica durante un'omelia. Il potere temporale non gli compete ed essendo lui palestinese, avrebbe dovuto restarne fuori. Come uomo, infine, avrebbe dovuto condannare anche gli atti di terrorismo dei kamikaze.

Questo per quanto riguarda M.Sabbah. Molto più grave il testo di Televideo.Così come avviene quando si tratta di Israele, il giornalista avrebbe dovuto spiegare il motivo per cui gli israeliani devono presidiare le città palestinesi,e scrivere che lo fanno per prevenire attentati.

Su Marc Innaro, che fa di tutto per non farci sentire la mancanza di Riccardo Cristiano & Paolo Longo, pubblichiamo un commento della nostra corrispondente da Israele Deborah Fait:

Da ieri Marc Innaro continua a parlare dei poveri cristiani di Betlemme che devono festeggiare un Natale sottotono a causa del coprifuoco e dell'occupazione.
Naturalmente nemmeno una parola e' stata spesa per spiegare il motivo della presenza a Betlemme dell'esercito israeliano. Non una parola sul fatto che Betlemme e' una tra le maggiori centrali terroristiche che ha trasformato la vita dei cristiani della citta' in un inferno costringendo moltissimi ad andarsene.
Anche Monsignor Sabbah, grande amico di Arafat, ha imputato a Israele tutte le colpe durante la predica fatta alla Messa di mezzanotte. E' normale che il Monsignore, difensore da sempre del terrorismo palestinese, si esprima in tal modo ma e' dovere di un giornalista non palestinese informare chi ascolta che Betlemme non e' piu' la cittadina cristiana di un tempo bensi' la base del terrorismo e sede di organizzazioni come tanzim e brigate Al Aqsa.
Dunque la colpa del Natale sottotono non e' di Israele ma dei palestinesi che hanno "occupato" quella cittadina al solo scopo di farvi entrare l'esercito e di creare cosi' un senso di disgusto nei confronti di Israele da parte del mondo cristiano.
Inoltre Innaro e tutti i giornalisti RAI continuano a parlare della mancata presenza di Arafat alla messa di mezzanotte come se il dittatore fosse un povero cristiano tenuto lontano dalla Basilica dalla cattiveria degli israeliani.
Arafat che ha fatto chiudere conventi e scacciato le suore ortodosse dalla loro casa-Madre, Arafat che attraverso i suoi tanzim ha occupato cittadine cristiane come Betlemme e Bet Jalla scacciandone la popolazione e requisendo le loro case per farne basi del terrore.
Questo Natale a Betlemme non e' solo triste e squallido ma anche bugiardo grazie ai giornalisti italiani della RAI.

Invitiamo i lettori di IC ad inviare le loro proteste alla Rai cliccando sulla e-mail sottostante.
tg1.segreteria@rai.it, inforaidue@rai.it, raitre@rai.it