Neanche più un euro a Medici senza Frontiere
Medici senza Frontiere ignora le sofferenze israeliane
Testata:
Data: 19/12/2002
Pagina: 1
Autore: Barbara Mella
Titolo: Neanche più un euro a Medici senza Frontiere
Prima le Nazioni Unite, ed era ovvio. Poi le sinistre europee, ed era scontato. Poi Amnesty International, ed era prevedibile. Poi Human Rights Watch, e dovevamo aspettarcelo, anche se in realtà non ce lo aspettavamo affatto. E poi Emergency, la gloriosa Emergency dell'eroico Gino Strada, l'uomo che aveva dedicato tutta intera la sua vita ai poveri della Terra, l'uomo che mille volte aveva rischiato la vita per soccorrere l'umanità sofferente da tutti abbandonata, l'uomo che, povero fra i poveri, lavorava nell'ombra, pago del bene donato, e quello, sì, quello era stato proprio un colpo al cuore. Ma ancora ci restava un'ancora di salvataggio, ancora ci restava un motivo per credere, o almeno per sperare che non tutti si fossero lasciati travolgere da questa specie di follia collettiva: Medici senza frontiere. E invece no, invece anche loro hanno scelto di voltare le spalle alla giustizia, di tradire quei principi di umanità che dovrebbero essere il loro credo, di sposare la causa di una delle parti in conflitto. Hanno scelto di denunciare le sofferenze di chi provoca le sofferenze proprie e della controparte, la miseria di chi provoca la miseria propria e altrui, la morte di chi provoca la morte dei propri figli e dei figli di coloro che chiamano nemici; hanno scelto di difendere chi attacca e attaccare chi si difende; hanno organizzato una mostra sulle sofferenze palestinesi, ignorando le sofferenze israeliane; hanno dedicato una sezione del loro sito internet (www.medicisenzafrontiere.it) alla falsificazione della storia e della cronaca, trasformando l'informazione in squallida propaganda. Ci hanno delusi. Ci hanno ingannati. Ci hanno traditi. Hanno tradito tutta intera l'umanità.
Riportiamo qui di seguito due lettere inviate all'associazione.

Cari Medici senza frontiere,
sono una comune cittadina che ha seguito finora, con ammirazione, il vostro operato. Quello che mi ha sempre colpito, della vostra organizzazione, è questa abnegazione concentrata per aiutare gli altri, indipendentemente dalla etnia di appartenenza o dal credo religioso.
Cosa vi succede, adesso? Perché ostentate tanta indifferenza nei confronti dei civili israeliani vittime del terrorismo palestinese? Non posso credere che, in questa situazione, abbiate preso una posizione politica che si traduce in faziosità e non ottemperanza ai principi che regolano il vostro lavoro. Non posso credere che siate animati da un antisemitismo così forte, che vi fa addirittura dimenticare che gli israeliani sono persone come tutte le altre, che hanno bisogno del vostro soccorso come gli altri, che fanno parte anche loro della famiglia umana.
Ero una vostra ammiratrice, ma adesso, con il vostro inqualificabile comportamento, ho deciso che non aiuterò più medici che si lasciano condizionare in questo modo.
Etty Amiras
Spettabile "Medici senza frontiere",
con la presente desidero comunicarvi che, indignata dalla palese faziosità con la quale state trattando il conflitto israelo-palestinese, dalla vergognosa cecità da voi mostrata nei confronti della popolazione israeliana che da sempre sta subendo il terrorismo più spietato che mai il mondo abbia conosciuto e che a tutte le offerte di pace si è sempre vista rispondere con la guerra, dalla vostra inqualificabile indifferenza nei confronti dei bambini israeliani fatti a brandelli, domani andrò alla mia banca a revocare l'ordine di pagamento della cifra mensile che due anni fa avevo stanziato a vostro favore.
Barbara Mella
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