Dura lex sed lex? 13/11/2021
Autore:


La famiglia Biran. L'unico sopravvissuto alla tragedia della funivia è Eitan, di 6 anni

Gent.ma Sig.ra Deborah Fait, Lei ha ragione in tutto eccetto in merito al fatto che il nonno del piccolo Eitan è perseguito in base all'ipotesi di sequestro di persona che in Italia come in Israele, del resto, è considerato reato: dura lex sed lex. Saluti

Gb Vargiu

Gentile Amico, Verissimo, dura lex sed lex, ma se lei analizzasse i tanti rapimenti di bambini avvenuti in Italia, potrebbe appurare che nessun rapitore è stato inseguito addirittura da un mandato di cattura internazionale. Lo so che la legge non ragiona col cuore ma è, comunque, soggetta a varie interpretazioni. Un cordiale shalom

***

Gentile redazione, Al Signor Giangi Cattani, forse, si potrebbe dire, come ho letto una volta, se non ricordo male, che, in percentuale rispetto alla popolazione, sono stati i cittadini Ebrei Italiani a salvarsi in maggior numero durante l'inferno in terra del fascismo e del nazismo; e che il minor numero in percentuale furono i cittadini ebrei Olandesi. Sì....l'ho letto nel libro Il Tribunale del bene, la storia di Moshe Berskji....Nessuna attenuante per per il Ventennio, proprio nessuna. Saluti

Antonella

Gentile Antonella, È sempre molto triste fare statistiche sull'inferno della Shoah. La realtà è che grazie ai nazifascisti di tutta Europa, è stato distrutto l'ebraismo europeo e sei milioni di persone innocenti, tra cui due milioni di bambini, sono stati bruciati, fucilati o seppelliti spesso ancora vivi nelle fosse comuni. Certamente è assurdo cercare anche la pur minima giustificazione per Mussolini e i suoi complici, gentaglia le cui malefatte non dovranno mai essere dimenticate. Un cordiale shalom

***

Gentile Sig.ra Fait, mi dispiace , ma l'Italia non è Entebbe ed ha le sue leggi. Il sig.Peleg avrebbe potuto informarsi prima. Non mi sembra poi che ad Eitan i suoi parenti avrebbero cancellato la sua identità. Saluti

Claudio Liberato

Gentile Claudio, Sappiamo bene che l'Italia non è Entebbe e non capisco l'equiparazione o forse la capisco ma preferisco non indagare. Sappiamo peraltro che la giustizia italiana, a volte, non è del tutto impeccabile e che i magistrati sono spesso ideologizzati a seconda della corrente cui appartengono. Le leggi vanno inoltre interpretate e ogni giudice può farlo a modo suo. Infatti, mentre il signor Peleg si è ritrovato tra capo e collo un mandato di cattura internazionale, i responsabili della tragedia del Mottarone sono ancora liberi e, a distanza di un anno gli accertamenti sono ancora in corso. Che ne dice, forse a Entebbe avrebbero fatto prima? Detto questo mi auguro che i parenti "italiani" di Eitan non cancellino le sue radici ma la situazione è comunque molto complicata. Shalom