Dossier Rai2: La pace sospesa
Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta
Data: 12/10/2021
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: Dossier Rai2: La pace sospesa
Dossier Rai2: La pace sospesa
Commento di Deborah Fait

http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/rubriche/PublishingBlock-8f49a286-7527-4264-9979-72b4aca618d8.html
A cura di Giovan Battista Brunori Caporedattore del TG2.
In onda il 10/10 alle ore 13.00
Durata 1 ora

Ecco il commento di Informazione Corretta:

Ottimo documentario del TG2 sulla situazione degli ultimi mesi e quella attuale in Israele. È la prima volta che si parla degli arabi israeliani e degli ebrei israeliani in modo equilibrato, ascoltando le voci di entrambi i gruppi. Di solito siamo abituati a vedere orrendi servizi sui "poveri palestinesi" sotto le bombe di Israele senza mai dire che le bombe cadono dopo che sono già caduti i razzi sulle nostre teste, oppure dobbiamo sentire geremiadi che parlano di apartheid perché Israele cerca di difendersi dal terrorismo. È stato fatto quindi un bel passo avanti rispetto al passato con i miei complimenti alla redazione del TG2 e speriamo continui così nel futuro. Le opinioni espresse sia dagli arabi che dagli ebrei intervistati dimostrano che non c'è odio tra i due gruppi ma le violenze accadute dopo l'annuncio degli sfratti di Sheik Jarra, https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=81663 dimostrano che nelle città miste, cioè dove la popolazione araba è intorno al 20, 30%, non tutto è rose e fiori e al primo problema politico serio alcuni gruppi di arabi israeliani non si fanno remora dall'attaccare i loro vicini ebrei. In maggio, dopo la crisi di Sheik Jarra e i 4000 missili che da Gaza sono stati sparati su Israele è scoppiata la rivolta araba nelle maggiori città miste,  gli ebrei non si sono fatti sopraffare, si sono difesi attaccando a loro volta. Se non lo avessero fatto era già pronto un altro pogrom come quelli che avevano distrutto le comunità ebraiche di molte città (Hebron, Yavne, Safed) nei tristemente famosi pogrom del 1929. Anche all'epoca ebrei e arabi erano amici, convivevano, condividevano, erano vicini di casa ma questo non ha impedito agli arabi di sgozzare quanti più ebrei incontravano, fino all'esilio forzato dei sopravvissuti da quelle città dove vivevano da centinaia d'anni. La convivenza, la comprensione, la collaborazione tra cittadini di uno stesso paese sono importanti e necessarie per l'evoluzione del paese stesso e per il bene di tutti. Ma è mia opinione che le minoranze, con tutti i diritti che devono assolutamente avere, come in effetti è in Israele, devono rimanere tali. La Legge dello Stato che definisce Israele "stato ebraico" è la nostra difesa, stato ebraico significa che l'anima di Israele è ebraica e tale deve restare anche per difendere la democrazia del paese. Se gli arabi israeliani diventassero la maggioranza della popolazione allora Israele non potrebbe più esistere. Basta guardare quanti ebrei vivono nei paesi arabi per darsi una risposta. Finirebbe la democrazia, finirebbero i diritti e Israele diventerebbe un altro Libano. E gli ebrei? Su Marte, forse.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"

takinut3@gmail.com