Un eufemismo per dire "terrorista"
La parola "militante" è preoccupante, in quanto si tratta di un eufemismo per dire "terrorista"
Testata: Televideo
Data: 27/11/2002
Pagina: 153
Autore: un giornalista
Titolo: CISGIORDANIA, UCCISI DUE PALESTINESI
Televideo scrive:
"Due palestinesi sono stati uccisi in scontri con i militari israeliani a Nablus e a Betlemme, in Cisgiordania."
Non si sa come siano andate le cose.
"Un kamikaze palestinese è morto a Gaza per l'esplosione dell'autobomba che stava conducendo.
In ritorsione all'uccisione di due militanti ieri a Jenin, al Fatah ha annunciato nuovi attentati, revocando la tregua."
E' morto un assassino perchè non aveva calcolato bene i tempi per mettersi in salvo: dovremmo forse piangere?
L'annuncio di Al Fatah poi, lascia alquanto sconcertati. Sappiamo che Al Fatah è il partito di Arafat e sappiamo che Arafat ha sempre condannato gli attentati in Israele, dichiarando di esserne totalmente estraneo. Perchè allora Al Fatah dovrebbe dichiarare e revocare una tregua sugli attentati, se non li ha mai organizzati? Infine il pretesto addotto è pretestuoso: chi erano i "militanti" di Jenini? La parola "militante" è preoccupante, in quanto si tratta di un eufemismo per dire "terrorista" e Jenin è un luogo da dove sono venuti molti terroristi. Al Fatah, quindi, dovrebbe preoccuparsi della loro sorte?

"Il premier israeliano Sharon ha detto che "uno Stato palestinese potrà nascere solo dopo la fine del terrorismo". I presidenti del Parlamento israeliano Burg, e palestinese, Qrea, in un incontro a Gerusalemme
hanno convenuto sulla necessità di rilanciare negoziati di pace."
E' una proposta molto sensata: forse si sta muovendo qualcosa.

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