'Il Green Pass rende liberi': chi usa Auschwitz contro le misure anti-Covid
Succede a Ferrara, lo riporta Ilaria Venturi
Testata: La Repubblica
Data: 21/09/2021
Pagina: 1
Autore: Ilaria Venturi
Titolo: Paragonò il Green Pass ad Auschwitz. Preside sospeso
Riprendiamo da REPUBBLICA - Bologna di oggi, 21/09/2021, a pag.1, con il titolo "Paragonò il Green Pass ad Auschwitz. Preside sospeso" la cronaca di Ilaria Venturi.
Il post del preside Stefano Gargioni
È stato sospeso Stefano Gargioni, il preside di Ferrara che aveva associato il Green Pass ad Auschwitz con un fotomontaggio sulla sua pagina Facebook. Il procedimento disciplinare è arrivato a firma dell'ufficio scolastico. «Abbiamo proceduto, già nella serata di sabato scorso, a porre in essere i doverosi provvedimenti di nostra competenza», spiega il provveditore dell'Emilia-Romagna Bruno Di Palma. Il caso aveva sollevato lo sdegno del mondo della scuola e non solo. «Ci sono battaglie che vale sempre la pena fare. Sia benedetto il ricordo di coloro che furono gasati in quel campo», reagisce al provvedimento Emanuele Fiano, deputato Pd, che aveva annunciato un'interrogazione insieme al collega Luca Rizzo Nervo per chiedere di estromettere il preside dall'insegnamento e dalla direzione dell'istituto comprensivo Perlasca. Gargioni, consigliere provinciale per la Destra di Storace dal 1994 al 1999, non è nuovo a queste uscite - nel 2008 offese il presidente Mattarella - e più volte hanno fatto discutere le sue circolari, come quella che imponeva solo alle studentesse delle medie di firmare un registro ogni volta che andavano in bagno.
Altra polemica si scatenò per una Messa celebrata in orario scolastico, così come ripetute sono state le sue campagne social antivaccini. In piena emergenza Covid non aveva fatto indossare le mascherine in classe, che invece erano obbligatorie, e al rientro quest'anno si è opposto al controllo del Green Pass del personale scolastico. Quanto basta per un intervento ministeriale. Finora il dirigente se l'era cavata facendo dei passi indietro. La goccia che ha fatto scattare la sospensione è stato il post con l'immagine del campo di sterminio e la scritta - al posto dell'inferriata col motto "Arbeit macht frei" - "Il Green Pass rende liberi".
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