UNA MANIFESTAZIONE DI PARTE
UNA MANIFESTAZIONE DI PARTE
Testata:
Data: 28/02/2002
Pagina: 14
Autore: un giornalista
Titolo: Catena Umana per la pace in Palestina.
Nel centro di Bologna ieri circa duecento persone hanno dato vita ad una manifestazione per la pace in Palestina.
L'Italia è un paese democratico e tutti possono manifestare per le proprie idee ma ciò che rende questo episodio particolarmente grave è la faziosità dei partecipanti (e fra poco vedremo perchè) ed il risalto che ne ha dato la stampa locale.
Dunque, i manifestanti hanno costituito una lunga catena umana portando una enorme bandiera palestinese di 16 metri (perchè non quella israeliana, magari insieme all'altra?) che da piazza Nettuno si articolava fino alle Due Torri.
In questo contesto un episodio che si è verificato desta molta preoccupazione e deve fare riflettere seriamente sui presunti progetti di pace sbandierati da queste persone: davanti ad alcuni supermercati cittadini gli stessi promotori della manifestazione avevano invitato i Clienti a NON COMPRARE PRODOTTI ISRAELIANI: esempio agrumi o cosmetici.
Considerata la terribile crisi economica in cui si sta dibattendo il paese in questi ultimi mesi, il boicottaggio dei suoi prodotti israeliani si configura come una inziativa gravissima e irresponsabile che non ha bisogno di ulteriori commenti!!

Quello che preme ancora sottolineare è il rilievo che tale manifestazione ha assunto sul quotidiano l'Unità.
Un'analoga iniziativa per la pace, indetta due mesi fa, dall'Associazione Italia-Israele di Bologna e con la prtecipazione di esponenti della Comunità ebraica bolognese, studenti ed altre persone veramente interessate ad un progetto di pace non è stata assolutamente presa in considerazione dai media: anzi, alla richiesta di una troupe televisiva, (TG3) anche per pochi minuti, è stato risposto che non era possibile per presunti impegni degli operatori.
Strano!! Tutti impegnati di domenica mattina??


Si invitano i lettori, nonchè i partecipanti a quella manifestazione a protestare vigorosamente contro una tale differenza di trattamento scrivendo alla redazione dell'Unità
Cliccando sul link sottostante si aprirà una mail pronta per essere compilata e spedita.

lettere@unità.it