Francia: l'idea di un museo della satira per ricordare la strage di Charlie Hebdo
Commento di Giulio Meotti
Testata: Il Foglio
Data: 07/09/2021
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: Il museo della satira
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 07/09/2021, a pag. 1, l'analisi di Giulio Meotti dal titolo 'Il museo della satira'.

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Roma. In un appello pubblicato sul Journal du dimanche, la vedova del vignettista Georges Wolinski e altri sei, tra cui i sopravvissuti all'attentato contro Charlie Hebdo, hanno invitato il presidente francese a creare la Casa europea della caricatura e del disegno satirico. Era anche una promessa di Emmanuel Macron che risale a un anno fa. "La creazione di un luogo del genere è tanto più giustificata in quanto la stampa satirica appartiene alla nostra storia e si è sviluppata fino ai giorni nostri come un contropotere", recita l'appello firmato da Maryse Wolinski, Coco (sopravvissuta all'attentato del gennaio 2015), Riss, attuale direttore di Charlie Hebdo, e Xavier Gorce, ex vignettista del Monde, dimessosi dopo la pubblicazione di una vignetta accusata di "transfobia". Dopo la decapitazione del professor Samuel Paty nell'ottobre di un anno fa, "reo" di aver mostrato ai suoi studenti una delle caricature di Maometto, Emmanuel Macron aveva "difeso con fermezza il diritto alla caricatura, questa forma di espressione che i fondamentalisti non sopportano e che merita di essere tutelata, valorizzata, difesa".

Ma non c'è solo la Francia. La leggenda del fumetto Frank Miller è una delle superstar della scena internazionale grazie a pubblicazioni come "Sin City" e le sue acclamate storie di Batman, che hanno fatto letteralmente il genere negli anni Ottanta. Miller ad agosto doveva essere l'ospite d'onore del Thought Bubble Festival, che si svolge nella contea inglese del North Yorkshire e uno dei festival più importanti della Gran Bretagna. Ma qualche anno fa, Miller aveva pubblicato "Holy Terror", in cui l'artista immaginava una sorta di Batman che si trova a combattere il fondamentalismo islamico dopo l'11 settembre. Gli organizzatori di Thought Bubble non solo hanno annullato l'invito, Contro i talebani Un museo del disegno satirico. I sopravvissuti di Charlie lo chiedono a Macron ma si sono sentiti in dovere anche di chiedere scusa. "Vi abbiamo deluso e nel nostro impegno a mantenere Thought Bubble come uno spazio sicuro per tutti siamo venuti meno. Se qualche individuo, gruppo o comunità si sente a disagio o escluso dal nostro spettacolo, allora abbiamo fallito. Frank Miller non parteciperà a Thought Bubble". Un insegnante inglese costretto a lasciare la propria scuola oggetto di pesanti minacce di morte e "reo" di aver mostrato in classe le vignette su Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione, vive adesso in una "casa sicura" con la moglie e i figli a causa del timore di essere uccisi. Più di sei settimane dopo essere fuggito di casa in seguito a manifestazioni fuori dalla Batley Grammar School nel West Yorkshire, l'insegnante e la sua famiglia ricevono una stretta protezione della polizia. La minaccia è giudicata così grave che nemmeno i loro parenti più stretti sanno dove si trovino. "Le finestre della casa dove l'insegnante ha vissuto per più di otto anni sono coperte di lenzuola bianche". I talebani qualche giorno fa hanno ucciso un famoso comico. E anche durante le violenze che Nazar Mohammad ha dovuto affrontare per mano dei talebani, prima di essere ucciso, lo si sente fare battute sugli studenti coranici. I firmatari dell'appello a Macron ci ricordano che abbiamo pagato a caro prezzo il diritto di ridere e deridere. E che l'Europa non è l'Afghanistan della sharia.

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