Lo show di Arafat
Lo show di Arafat
Testata:
Data: 05/06/2002
Pagina: 15
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Voglio quella pace dei coraggiosi che ho firmato insieme a Rabin
Immediatamente salta all’occhio il titolo dell’intervista: "Voglio quella pace dei coraggiosi che ho firmato insieme a Rabin".

Se non fossero passati quasi due anni dall’inizio della feroce Intifada (da lui stesso scatenata) che ha provocato centinaia di morti fra civili israeliani e palestinesi, se non fosse che all’indomani di un nuovo attentato a volte condanna sotto pressione internazionale (senza poi fare nulla), altre volte nemmeno condanna, qualcuno potrebbe ancora credere alle sue parole.

Esaminiamo i punti salienti di questa intervista.

Un’intervista condotta peraltro con il massimo rispetto per questo leader falso, ipocrita che non perde occasione per accusare Sharon e che vuol far credere all’opinione pubblica mondiale che se lo Stato palestinese non si è ancora costituito la colpa ovviamente è di Israele.


De Giovannangeli: Presidente Arafat, qual è oggi la situazione nei Territori?

Arafat: "L’assedio soffocante delle nostre città non ha fine. L’escalation militare israeliana prosegue senza soluzione di continuità…………..I Territori sono stati trasformati da Israele in un inferno, in una terra di nessuno, nel regno della illegalità internazionale.

Gli interventi militari israeliani hanno lo scopo di stanare i terroristi ed arrestarli, considerato che chi dovrebbe farlo (Arafat) preferisce limitarsi a "condannare" gli attentati!

De Giovannangeli: Le condizioni di vita della popolazione di Cisgiordania e Gaza sono pesantemente peggiorate. Israele imputa a Lei queste sofferenze.

Arafat: E’ un’accusa ignobile, vergognosa. Non esiste popolo al mondo vittima di un’ingiustizia così grande, prolungata, come quella imposta al popolo palestinese da Israele. Oltre il 50% delle nostre terre coltivate ad ulivo sono state distrutte. Vogliono sfiancare la nostra volontà di resistenza, vogliono ridurci alla fame.

Perché il giornalista non chiede lumi sui finanziamenti ricevuti dall’Unione Europea che avrebbero dovuto migliorare le condizioni di vita dei poveri palestinesi. Dove sono finiti quei soldi? Forse nelle tasche della leadership palestinese? E’ meglio non approfondire!!

De Giovannageli: Più volte Lei ha fatto riferimento alla legalità internazionale

Arafat:Una legalità sistematicamente violata da Israele. Come il recente rifiuto da parte israeliana di permettere ad una Commissione delle Nazioni Unite di indagare sui crimini contro l’umanità commessi dall’esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, la nostra Jeningrado.

Il giornalista dovrebbe sapere che il rifiuto non era rivolto alla Commissione ma esclusivamente alla sua composizione (Israele chiedeva solo esperti di terrorismo) come del resto dovrebbe sapere che non si è verificato alcuna strage, né crimine contro l’umanità. Ma ancora una volta si preferisce non contestare le opinioni di Arafat e "turbarne" la suscettibilità"..

De Giovannangeli: Sharon l’accusa di non fare niente per frenare gli attentati suicidi in Israele.

Arafat: La nostra condanna verso ogni azione terroristica che coinvolga civili israeliani è totale. Stiamo facendo del nostro meglio per colpire responsabili e mandanti.

Al giornalista purtroppo rimane nella penna una domanda:" Ma in definitiva, Lei Presidente cosa sta facendo??


Ultima perla.

De Giovannangeli: Crede ancora possibile un accordo di pace con Israele?

Arafat: La maggioranza degli israeliani, secondo recenti sondaggi, è favorevole alla creazione di uno Stato Palestinese. La lezione di Rabin non è andata perduta. Sì, nonostante tutto la pace è ancora possibile.


Israele è uno stato democratico e pluralista: nessuna meraviglia quindi che la maggioranza dei suoi cittadini creda ancora nella pace.

Ma i palestinesi che festeggiano nelle strade ad ogni nuovo attentato, che inculcano nei loro figli fin dalla più tenera età l’odio per gli ebrei, che ascoltano ogni venerdì i sermoni che incitano ad uccidere gli ebrei "ovunque si trovino", questi palestinesi, vogliono veramente la pace?

Ed infine perché De Giovanangeli non ha chiesto ad Arafat:

"Se, nonostante tutto, "desidera ancora la pace" perché ha rifiutato le generose proposte formulate da Barak a Camp David nel luglio del 2000?

Sarebbe stato illuminante conoscere la risposta!!



Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad esprimere le loro opinioni su questo articolo scrivendo alla redazione dell'Unità.Cliccando sul link sottostante si aprirà una mail pronta per essere compilata e spedita.

lettere@unità.it