La scelta di un titolo
La scelta di un titolo
Testata:
Data: 12/06/2002
Pagina: 12
Autore: un giornalista
Titolo: Israele, iniziata la costruzione del muro.
La scelta di un titolo, in un paese dove la maggior parte dei lettori sfogliando i giornali si limitano a leggere esclusivamente quelli – quando va bene – non è mai casuale.

Dopo gli eventi accaduti ieri sera a Tel Aviv vorremmo stigmatizzare la scelta – faziosa è dir poco – di un titolo che nulla ha a che vedere con i gravi fatti accaduti.

Forse per l’Unità è meglio non richiamare l’attenzione dei lettori sulla spirale di violenza che insanguina quotidianamente Israele, opera di quei feroci terroristi che i giornalisti del quotidiano si ostinano a chiamare "militanti" o "attivisti".

Altra strage, altro sangue: ieri sera in un ristorante di Herzilya, un sobborgo a nord di Tel Aviv un kamikaze si è fatto esplodere provocando 15 feriti e la morte di una giovane donna di 20 anni.

Un ‘altra vita spezzata, un’altra famiglia distrutta.

Ma il titolo recita: "Israele, iniziata la costruzione del muro".

Scrive De Giovannangeli:

"Ed è in questo scenario da guerra totale che sono cominciati nei pressi di Jenin i lavori per la costruzione della barriera voluta da Israele a ridosso della linea verde di demarcazione lungo il confine con la Cisgiordania"

Questi israeliani non hanno proprio altro da fare che costruire muri ? Forse non sanno dove impiegare i 360 milioni di dollari necessari per la costruzione?

Un titolo, questo scelto da l’Unità, che preferisce mettere in risalto la costruzione di un muro "ovviamente voluto dagli israeliani", anziché sottolineare lo strazio di tante famiglie distrutte dall’ennesimo feroce attentato.

Sorge un sospetto: non è che si vuole ancora una volta distogliere l’attenzione dalle atrocità commesse dai palestinesi per puntare i riflettori sulla "insensibilità/cattiveria" degli israeliani ?



Invitiamo i lettori di I.C. protestare contro la scelta del titolo di questo articolo scrivendo alla redazione de L'Unità

lettere@unità.it