Samuel Paty decapitato
Commento di Deborah Fait
A destra: Samuel Paty
Io sono allibita, disgustata, mi sento come se mi avessero frustata a sangue, sono piena di rabbia. Giorni fa un diciottenne ceceno, di fede islamica, ha aggredito un professore brandendo un coltello e, dopo averlo pugnalato, lo ha decapitato. Il nome del professore è Samuel Paty, nessuno dice se fosse ebreo, forse, dal nome si potrebbe supporre, ma nessuno lo dirà mai. Come si chiami il terrorista assassino è irrilevante, per me il suo nome è Satana e basta, lui e tutta la sua famiglia e tutti quei musulmani che sono andati a protestare per la lezione del professore. Una lezione sulla libertà di stampa in cui aveva mostrato come esempio le immagini di Maometto che avevano provocato la strage di Charlie Hebdo. Un orrore senza fine che mi ha riportato alla mente tutte le decapitazioni dell'Isis contro i giornalisti americani, Daniel Pearl sgozzato perché ebreo, James Foley, reporter americano e purtroppo tanti altri. In Europa ormai è di casa l'orrore, le nostre città, le nostre bellissime capitali sono insozzate dai barbari, che dico, i barbari avevano una loro etica, meglio chiamarli trogloditi, meglio assassini, meglio malati di una malattia incurabile che si chiama odio e che questi trogloditi bevono dal loro libro sacro.
"Ammazza gli infedeli", questo è il loro motto, l'ordine costituito di quella che chiamano religione e che altro non è se non ordine politico per conquistare il mondo. Ma c'è di più, dopo i primi articoli, le prime dichiarazioni lagnose di Macron sul terrorismo che in Francia è ormai di casa , dopo le prime notizie televisive, ecco il silenzio totale. Eppure ricordo che, solo pochi mesi fa, per la morte di George Floyd da parte della polizia americana, il mondo intero si è inginocchiato, dall'America, all'Europa, all'Oriente tutti prostrati a chiedere perdono per l'uccisione di un criminale armato che scappava. In Italia, in parlamento, i ministri si sono inginocchiati, durante le partite di calcio, di basket, di tennis, i giocatori si sono inginocchiati. Persino la polizia, in America, si è prostrata per la morte di un delinquente. E adesso? Non solo non si mettono in ginocchio ma nemmeno ne parlano più ed è già una fortuna che non abbiano fatto manifestazioni di solidarietà per il terrorista ucciso dalla polizia francese. Sarebbe stato il colmo ma con questa caduta all'inferno dell'occidente avrebbe potuto accadere. Dove sono tutte quelle cavolo di organizzazioni per la pace? Sono occupate a distruggere i monumenti della nostra storia? L'occidente è morto e sepolto, è stato decapitato come il professore, la libertà è stata sacrificata ai figli di Allah (perdonami, Oriana, se ogni tanto ti prendo in prestito ma nessuno come te ha saputo descrivere così bene il pericolo che stiamo attraversando mentre l'Europa esala i suoi ultimi respiri). Nessuno nominerà più il nome del professore decapitato in una strada delle "civilissima" Francia, la Grandeur, e allora lo dico io, lo urlo io, lo grido con tutto il mio fiato e la mia rabbia:
SAMUEL PATY, PROFESSORE, MARITO E PADRE, E' STATO DECAPITATO DA UN ISLAMISTA CECENO.
SAMUEL PATY è STATO DECAPITATO E NESSUNO PIU' NE PARLA. VERGOGNATEVI!
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"