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Quando all'Onu parla Benjamin Netanyahu L'analisi di Tova Lazaroff sul discorso di Benjamin Netanyahu, pubblicato dal Jerusalem Post del 28/9, inizia con queste parole "Israele può essere il paese meno amato dai 193 membri dell'ONU ma il suo premier è uno degli oratori più brillanti. E, quando incomincia a parlare dell'Iran, riesce a trasformare una platea ostile in un gruppo di amici." Oggi ho ricevuto tante telefonate da amici israeliani e la domanda era sempre la stessa "Hai sentito il discorso di Bibi?". L'ho sentito, altrochè se l'ho sentito, dalla prima parola all'ultima, ed è stato da pelle d'oca.
Io non credo che gli europei daranno ascolto a Bibi, cialtronissimi, andranno avanti a fare affari con quel paese guidato da dittatori criminali come ha ribadito anche recentemente la Mogherini. "Terroristi iraniani, continua Netanyahu, sono stati trovati qui negli USA, settimane fa in Europa cui chiedo di appoggiare le sanzioni poste dagli Usa, da Israele, e da molti paesi arabi". L'Europa invece che fa? Stende i tappeti rossi a Rouhani e a qualsiasi leader iraniano che metta piede e portafoglio sul Vecchio Continente per fare affari con i cialtroni. La seconda parte del discorso è stata commovente, Israele. L'orgoglio di appartenere a questo paese che tanto ha dato e tanto da al mondo in ogni campo, nella scienza, nell'agricoltura, nella medicina, nella tecnologia, nella cultura. L'orgoglio di avere dei soldati, figli nostri, che difendono con coraggio il Paese offrendogli tre anni della loro gioventù. L'orgoglio per un popolo che, lavorando duramente, ha creato dal nulla questa meraviglia di paese e di democrazia. Infine ha contestato le accuse che il resto del mondo fa a Israele, razzismo e apartheid, smontandole una per una. Razzismo? Ogni cittadino di Israele ha gli stessi diritti a qualsiasi etnia appartenga. Apartheid? Vi sono arabi negli ospedali, nell' esercito, nell'Alta Corte di Giustizia, alla Knesset. Ne ha avute anche per Abu Mazen, dai tanti soldi che da ai terroristi, alla pena di morte in pubblica piazza per chi vende un terreno o una casa agli ebrei, e poi i palestinesi osano accusare di razzismo Israele dove vige la libertà assoluta per tutti. Mentre parlava ogni tanto le telecamere inquadravano i delegati iraniani, impassibili come statue, e quelli palestinesi che masticavano rabbia. Netanyahu è un fantastico oratore, lui ha fatto della parola una vera e propria arte, riesce a ipnotizzare il pubblico, parla con chiarezza, con calma, con intelligente ironia, con sentimento. Gli amici di Israele ma soprattutto i nemici sono là che pendono dalle sue labbra. Nessun membro dell'ONU rinuncia a sentire i discorsi di Bibi quando parla al Palazzo di Vetro. Sgomitano per entrare perchè è un piacere ascoltarlo. La parte destinata al pubblico era piena e plaudente. La sala, enorme, dei delegati che spesso è semivuota, era ben frequentata e, soprattutto, nessuno è uscito mentre Bibi parlava. Una volta che incomincia è impossibile smettere di ascoltare. Credo che quello di giovedì sia stato uno dei più bei discorsi di Bibi all'ONU. Ha superato se stesso e noi ne siamo orgogliosi, di più, siamo gonfi di orgoglio..
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