Un consiglio a Papa Bergoglio 16/06/2018
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Intento ad ascoltare un telegiornale(telebugie) italiano, vedo apparire un uomo bianco: è Papa Bergoglio. ''Persone e non numeri'' sono i migranti ha sentenziato in TV, scoprendo l'acqua calda. Coloro che hanno patito la Shoà ed ascoltato queste parole, si saranno chiesto:'' Come mai Pio XII non ha usato questo linguaggio durante lo sterminio di noi ebrei?'' La risposta è evidente. A Papa Pacelli gli ebrei non interessavano, anzi....altrimenti come intendere il suo silenzio lungo due giorni, mentre ''mille'' ebrei di Roma erano fermi alla stazione Tiburtina in attesa del loro viaggio della morte verso Auschwitz? Ora per Bergoglio le persone non sono numeri! La sua intenzione è quella di equiparare la Shoà alla situazione dei migranti, dimenticando che questi ultimi mai hanno trovato ad accoglierli camere a gas con forni crematori. L'ipocrisia e la menzogna non hanno limiti per queste ''sante'' persone che pretendono di chiamarsi il ''vero Israele''

Fulvio Canetti

Gentile Fulvio,

Sul silenzio di Papa Pacelli è stato scritto molto e il suo comportamento è stato giustamente condannato. Naturalmente c'è chi lo difende ma lo fa arrampicandosi sugli specchi perchè quel suo silenzio, mentre venivano portati a morire gli ebrei di Roma, è assolutamente indifendibile. Io condanno e provo un senso di disgusto ogni volta che sento fare paragoni con la Shoah. Lo trovo ipocrita e crudele fino al disumano, ancora più condannabile se a farlo è un Papa. Credo che Papa Bergoglio avrebbe bisogno di un aggiornamento sulla storia europea degli ultimi secoli con particolare riferimento al periodo nazista.

 Un cordiale shalom