A proposito di Danny Kaye 04/06/2018
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Gent.ma Sig.ra Fait, Parlando con dei miei amici (non ebrei e a mio avviso piuttosto ignoranti) sono venuti a parlare di Danny Kaye (non ricordo se sia giusta la grafia), il grande comico ebreo americano. Mi son sentito dire che proprio lui è sulla stessa lunghezza d'onda di George Soros, Moni Ovadia, Gad Lerner e compagnia "amena" (si fa per dire). Può cortesemente delucidarmi? Todah rabah e Shalom.

Mario Salvatore Manca di Villahermosa

Gentile Mario Salvatore,
Danny Kaye è stato un grandissimo attore. Il film "Io e il colonnello" è stato un capolavoro anche se purtroppo ancora non si è trovato un critico in grado di valorizzarlo. Da una mia ricerca sui suoi rapporti con Israele ho trovato che l'attore, a differenza dei nomi da lei citati, è stato un grandissimo ammiratore e ambasciatore del Paese da lui visitato durante la guerra dei 6 giorni quando venne a intrattenere i soldati e a celebrare quella miracolosa vittoria. Ecco cosa scriveva:" “Because I believe so deeply in the young I have offered my services. In recent months the youth of Israel have defended their young nation against an attempt at total annihilation. Their courage is on record for all to see. Nor can they now afford to relax. Israel must rebuild and reconstruct. And Israel must at the same time keep her door wide open to Jews from all over the world, especially those who come as refugees from persecution." Come vede, niente accomuna quel grandissimo attore, scomparso nel 1987, ai brutti personaggi di cui sopra.
Un cordiale shalom