Gli attori ebrei e Israele 24/04/2018
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Bravo Israel! Purtroppo ho Imparato a mie spese come attrice e donna di spettacolo che invece dichiararsi con Israele nel cuore senza se e senza ma e’ invalidante ! Ma non m’importa avere fama e popolarità mi basta guardarmi come donna ed ebrea allo specchio ogni mattina e non sputarmi addosso.

Confermo che Eldad Ronen e’ un grande ed ha ragione nel dire che bisogna conoscere bene gli argomenti prima di parlarne. Tuttavia ci sono nel mio mondo artistico molti artisti di origine ebraica che pubblicamente ripudiano Israele . Fa diventare più famosi e più simpatici . Cosa che io non farò mai!!! Sulla Portman mi riservo di capirci meglio

Cristina Miriam Chiaffoni

Gentile Cristina,
Si possono contare sulle dita di una mano gli attori ebrei che hanno il coraggio di dichiarasi pro Israele e forse sulle dita di due mani quelli che non hanno paura di dirsi ebrei. A Hollywood, negli anni 50 dovevano cambiare cognome per essere accettati. Lo fanno ancora, la Portman si chiama è Neta-Lee Hershlag. Oggi, per non essere discriminati, non prendono mai posizione o si dicono critici di Israele, inoltre sono quasi tutti di sinistra. Adoravano Obama e odiano Trump e Netanyahu. E' un must! Nelle sue dichiarazioni Natalie Portman ha detto tante cose indegne. La prima: che non vuole ricevere il premio dalla mani di Netanyahu, poi che non lo vuole a causa degli "ultimi avvenimenti" al confine con Gaza. Evidentemente l'attrice non ritiene giusto che Israele si difenda, probabilmente sarebbe stata felice e orgogliosa se quei 30.000, quasi tutti terroristi e il resto scudi umani dei terroristi, fossero entrati in Israele a fare stragi. E' verissimo, in democrazia è giusto e lecito criticare il proprio governo ma non si inventano scuse cretine e bugie a propria giustificazione. Mi viene in mente un altro attore ebreo, bellissimo e bravissimo, coraggiosamente sionista, Paul Newman che creò in Israele un'organizzazione per bimbi malati. Ha lasciato in eredità 60 Acri vicino a Tiberiade dove i bambini malati, oltre al trattamento medico, possono andare a cavallo, nuotare, dipingere, fare concerti e teatro, compresi malati disabili, i malati di tumore, di emofilia... I bambini provengono da ambienti molto diversi: ci sono pazienti ebrei, drusi, beduini, cristiani, musulmani, laici e religiosi. Mi sento di dire a Natalie Portman: prima vergognati e poi prendi esempio. Tradire e rinnegare il proprio paese è come rinnegare la propria madre.
Un cordiale shalom