Il solito Tramballi 23/04/2018
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Gentile Deborah, questo signore che scrive per il giornale di Confindustria fa proprio venire voglia di spegnere la tv, quando capita di sentirlo parlare sul conflitto tra Israele e i suoi pacifici e civili vicini che manifestano serenamente senza costituire per lo stato ebraico la benché minima minaccia. "La stupida reazione di Israele" è l'unico motivo per cui qualcuno lo disturba per fargli dire ciò che non ci sarebbe bisogno di dire, se Israele spalancasse le porte delle sue frontiere alle migliaia di turisti gazani desiderosi soltanto di visitare monumenti, bellezze naturali e, magari, anche qualche casa privata in cui sfogare un pochino la loro voglia di vivere per passare a fil di coltello gli occupanti ebrei (della casa, ma per loro non soltanto di quella)... Il virgolettato della mia lunga frase precedente è ciò che ha pronunciato questo occhialuto signore durante il suo e stavo per cambiare canale, quando è successa una cosa che mi fa pensare che il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, almeno questa volta, stava guardando anche lui Sky (del resto, ha pur sempre a che fare con il cielo... mi perdoni la battutaccia). Infatti, nel bel mezzo di quella che doveva essere una filippica dai toni moderatamente filopalestinisti, politicamente corretti e leggermente antisionisti, al mancato venditore di fumo (come lo definì un professore quando frequentava il liceo) sono venute meno, molto probabilmente, le pile del radiomicrofono ed è stato davvero divertente vederlo continuare a muovere la bocca come un pesce, senza sentire più nulla. L'intervistatore ha perciò chiuso il collegamento (da Tel Aviv, forse?) scusandosi per il problema tecnico. Mai scuse furono più inutili. Shabbat shalom!

Enrico

Gentile Enrico,
non ci sono commenti per la frase pronunciata da Ugo Tramballi a Sky. "Stupida reazione di Israele"? E' tragico che certa gente non possa e non voglia capire mai le ragioni di questo paese nè ammettere che qualsiasi nazione, di fronte a una invasione di 30.000 persone scatenate e intenzionate a rompere le reti di divisione per venire ad ammazzare, si sarebbe difeso sparando. Basterebbe provare ad avvicinarsi, in Italia, a qualsiasi caserma per vedere che succede. Israele si difende e fa bene, il risultato si è visto con il numero dei forsennati dopo 4 settimane di sommosse: da 30.000 si sono ridotti a 3000. Il politicamente corretto serve a gettare fumo negli occhi, a Israele invece serve potersi difendere dal terrorismo e a far vivere sereni e sicuri i propri cittadini.
Un cordiale shalom