L'odio continua 11/04/2018
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Gentilissima Signora Fait, mi ha commossa la lettura della ‘Cartolina’ del Prof. Volli “Cercate di capire, abbiamo già dato”, pubblicata ieri 8 aprile. Condivido quasi tutto, con la precisazione che, per quanto mi riguarda, anche se gli ebrei ‘non avessero già dato’, il diritto di Israele di difendersi non diminuirebbe di una virgola, dato che l’aver beneficiato di una storia felicemente pacifica non sarebbe comunque una ragione per abbandonare figli e nipoti a sterminio, esilio, schiavitù: sorte che mi pare che Hamas ed altri siano molto ansiosi di infliggere agli israeliani. Mi resta un interrogativo: ho frainteso o davvero il Prof. Volli pensa che “l’Europa”, “la Chiesa” e “la sinistra” vogliano “oggi di nuovo dagli ebrei” “Auschwitz”? Con i più cordiali saluti,

Annalisa Ferramosca

P.S.: Proprio perché credo nel diritto di difesa di ogni nazione, Israele inclusa, e non ho dubbi sul carattere aggressivo, sia nel fine che nelle modalità, della ‘marcia del ritorno’ indetta da Hamas, non mi sognerei mai di difendere articoli di segno contrario. Nella mia ultima lettera, gentilmente pubblicata il 6 aprile con il titolo “Le scelte anti-Israele di Avvenire e Gaza”, io mi riferivo solo ed esclusivamente agli articoli di Avvenire sulla questione dei profughi/migranti africani in Israele e mi limitavo ad osservare che di profughi Avvenire si occupa continuamente ed invoca sempre e comunque la loro accoglienza, sicché non si può sostenere che, sull’argomento, discrimini Israele.

Gentile Annalisa,
Il pensiero di Ugo Volli nel suo accorato articolo è esattamente questo, spiegato molto bene e che mi vede del tutto d'accordo "Auschwitz è ciò che l’Europa, che a suo tempo collaborò volonterosamente coi nazisti, la Chiesa, che non fece quasi nulla per impedire la strage, la sinistra (che cercò per decenni di occultarne il senso antisemita) vorrebbero oggi di nuovo dagli ebrei. L’odio anti-israeliano gratuito dell’Europa, della Chiesa, della sinistra in generale, esibisce una coazione a ripetere che non può che far dubitare della natura umana - o della cultura occidentale." Certamente oggi nessuno ricostruirebbe i forni crematori e le camere a gas nel cuore dell'Europa, oggi tornare ad Auschwitz significherebbe esattamente quello che, affinchè accada, stanno facendo l'Europa, il Papa e le sinistre europee: Criticare e condannare Israele che si difende, giustificare o fingere di non vedere le atrocità commesse dai palestinesi e di non capire il loro fine ultimo: la distruzione di Israele e la morte di tutti gli ebrei. Lo dicono da 70 anni . Se dovesse realizzarsi il loro sogno Auschwitz si realizzerebbe in Israele e i responsabili sarebbero sempre gli stessi: Europa, Vaticano e sinistre. Quanto ad Avvenire e ai profughi africani, non ho motivo di non credere alle sue parole, naturalmente, forse Avvenire, in quel caso, non intendeva discriminare Israele ma il dentino avvelenato lo ha quasi sempre.
Un cordiale shalom