L'odio per Israele 09/04/2018
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Questa tiritera della prigione a cielo aperto Mi sembra la favola di Pinocchio meno male che con quello che combinano tranne qualche alternativo fancazzista dei centri sociali non se li fila più nessuno perché le persone sono intelligenti e non danno più retta ai pennivendoli come Gigi no riva che ripete come un mantra le stesse frasi trite di sempre E questi palestinesi invece di chiedere l'elemosina al mondo da quasi un secolo lasciassero il mitra e prendessero una vanga o un martello e cominciassero a guadagnarsi la vita che la Mogherini e ora mai in scadenza ed i soldi potrebbero finire come per incanto.

Alberto Mieli

Gentile Alberto,
L'odio contro Israele è una malattia incurabile e certi giornalisti o presunti tali lo dimostrano. In questi giorni siamo costretti a leggere articoli ignobili di difesa dell'indifendibile. Ai palestinesi sono concessi i peggiori crimini senza che nessuno ne parli. Hanno scatenato una nube tossica pericolosissima per loro stessi ma sono così imbevuti di odio da fregarsene, vanno a manifestare con i figli lattanti, obbedendo a Hamas, li piazzano sui copertoni sporchi, in mezzo al fumo e non gli interessa niente della loro sicurezza. Prendono a sassate, fino a farli morire, dei poveri asinelli coperti con la bandiera di Israele e poi danno loro fuoco. Eppure in occidente nessuna da queste spregevoli azioni fa notizia, gli animalisti che vanno in deliquio se vedono una pelliccia, tacciono. Le organizzazioni che difendono i bambini non fanno una piega nel vederli ridotti a scudi umani destinati a morire se non altro di cancro. Gli ambientalisti che manifestano se uno accende una sigaretta non vedono i copertoni bruciati il cui fumo è pieno di diossina e di particelle di mercurio, sostanze venefiche che colpiranno non solo i palestinesi di Gaza ma anche le loro falde acquifere, le loro poche coltivazioni, tutta la loro vita. E i pacifisti? Quelli urlano contro la reazione "esagerata" di Israele posta di fronte a un ennesimo tentativo di invasione del proprio territorio. La propaganda palestinese ha avvelenato il mondo intero con estrema facilità a causa dell'odio che l'occidente europeo prova per lo stato degli ebrei. I palestinesi in un secolo non hanno fatto altro che distruggere ciò che avevano intorno compresi se stessi, per le prossime generazioni, eppure non ci sono segnali di pentimento e di desiderio di cambiare vita e mettersi a lavorare. L'elemosina del mondo intero fa loro comodo così possono dedicarsi completamente al loro mestiere preferito: terrorismo e devastazione.
Un cordiale shalom
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