Stalin e gli ebrei 24/03/2018
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Storicamente gli ebrei popolavano diverse zone della Russia europea, le enclavi a popolazione ebraica si trovavano in Bielorussia (p.es. Bobruysk), in Ucraina (soprattutto Odessa e Lviv), ma il piano diabolico di Stalin fu quello di sbattere gli ebrei in un'unica area dove di ebreo non vi è stato nemmeno uno, nemmeno la traccia

 Lara Larochka

Gentile Lara,

gli ebrei della Russia zarista, nonostante le persecuzioni che parlano di due milioni di ebrei uccisi, convertiti o scacciati dai territori dove vivevano, fiorirono e svilupparono una grande tradizione culturale. In seguito, il piano folle di Stalin volle raggrupparli tutti in una parte remotissima dell'URSS dove non esisteva nessuna traccia di ebraismo, dove sarebbe sorta la Sion sovietica, una specie di autonomia ebraica senza radici. L'esperimento fu sospeso prima delle purghe staliniane quando i leader ebrei vennero ammazzati. Paradossalmente gli ebrei che vennero deportati verso l'Oblast, agli estremi confini dell'URSS, si salvarono dai nazisti e oggi la maggior parte vive in Israele.

Un cordiale shalom

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