Sulle tasse da pagare in Israele, il Vaticano non la racconta giusta 27/02/2018
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Oltre al nodo ''teologico'' sulla città di Gerusalemme siamo arrivati al nodo ''terreno'' cioè al denaro. Le Chiese cristiane(armena, cattolica, ortodossa) per protesta contro il pagamento delle tasse richieste dal Comune sui loro introiti commerciali, hanno chiuso al pubblico le porte della Basilica cristiana. La sacralità di Gerusalemme dunque in rapporto al denaro secondo gli ecclesiastici. Bisogna puntualizzare per chiarimenti che le tasse richieste dal Sindaco Nir Barkat, riguardano soltanto le aree commerciali di loro proprietà, come alberghi, ristoranti ecc... da cui nasce un profitto. Il tanto deprecato denaro definito da San Basilio di Cesarea '' sterco del demonio'' è dunque il motivo della contesa. Mi sto chiedendo pertanto se la decisione delle Chiese cristiane di non riconoscere Gerusalemme capitale dello Stato ebraico, non nasca proprio da queste radici materiali.
Shavua tov.

Fulvio Canetti

Gentile Fulvio,

L'impressione è che il nodo terreno sia quello che più interessa loro in questo momento,ovvero intascare, senza pagare imposte, quello che la Chiesa chiamava "lo sterco di Satana", il vil denaro. Tanto vile da indurre il papato ad obbligare furbescamente gli ebrei del Medio Evo a fare da prestasoldi ( mestiere che li avrebbe fatti odiare per secoli) perchè considerato impraticabile per i cristiani. I media italiani non hanno capito niente di quanto sta accadendo a Gerusalemme o non hanno voluto farlo per comodità...professionale, della serie: tra Chiesa e ebrei meglio stare con la Chiesa. Il titolo del Giornale "Israele e la tassa su Gesù" è addirittura abominevole e il contenuto dell'articolo non è certo migliore. http://www.ilgiornale.it/news/politica/israele-e-tassa-su-ges-chiude-santo-sepolcro-1498379.html  Come lei scrive giustamente le tasse richieste dalla Municipalità di Gerusalemme riguardano esclusivamente gli esercizi commerciali, quelli che producono denaro. A casa mia chi non paga le tasse si chiama evasore e che, in questo caso, l'evasore si chiami Chiese Cristiane rende la cosa ancor più grave e sospetta. Non possono esistere privilegi in uno stato di diritto ed è semplicemente vergognoso che usino la legittima richiesta di pagare le tasse come chiunque deve fare in democrazia, in chiave vittimistica. Credo però che la decisione del Vaticano e delle altre Chiese di non riconoscere Gerusalemme capitale di Israele derivi da una distorsione ideologica e da un odio antico, lo stesso odio che aveva loro impedito di riconoscere lo Stato ebraico se non quasi 50 anni dopo la sua ri-fondazione. Qual'è la morale? Che tutti si sentono in diritto di sovrastare lo stato ebraico in ogni modo e con ogni scusa, non hanno ancora capito che ...si, odiateci pure ma le regole, a casa nostra, vanno comuque rispettate.

Shavua tov e shalom http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=69645