C'è chi sottovaluta un regime assassino e genocida 22/02/2018
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Nel corso del recente summit a Monaco sulla sicurezza, il premier israeliano Netanyahu, con un colpo di teatro, ha mostrato ai delegati presenti un rottame del famoso drone iraniano abbattuto sul Golan. Sconcerto fra i presenti, qualche risatina sommessa ma nessuna particolare presa di posizione in merito alla presunta minaccia da parte della repubblica islamica. Solo su IC noto tifo da stadio ogniqualvolta l'adorato Bibi si inventa una delle sue, in questa circostanza una vera standing ovation. Possibile, mi domando, che in tutti questi anni mai, ripeto mai, un cenno di dissenso nei confronti della politica portata avanti dallo stato ebraico in qualunque ambito, che si tratti di rapporto con i palestinesi, con la Ue, con i presidenti americani e via dicendo. Possibile che Netanyahu abbia sempre ragione? Un piccolo dubbio, una volta ogni tanto, un cenno di dissenso timidamente accennato? Mai. E poi parliamo delle dittature europee dello scorso secolo, della Russia sotto il tallone del Piccolo Padre, dell'assolutismo della Chiesa cattolica. Anche IC non scherza quanto a mancanza di onesto spirito critico, di autonomia di giudizio, di serena imparzialità. Questa visione manichea (del persiano Mani, ironia della sorte!) dove i buoni (Netanyahu, Trump, il principe golpista di casa Saud, ogni tanto pure Al Sisi) sono tutti da una parte e i cattivi, il resto del mondo, dall'altra, non aiuta la comprensione degli eventi drammatici che caratterizzano questa fase storica, serve solo a gettare benzina sul fuoco nella prospettiva di un'apocalisse prossima ventura. Sine ira ac studio, citando il grande Cornelio Tacito.

Alessandro Bortolami

Gentile signor Bortolami,

Colpo di teatro o tentativo di aprire gli occhi a un'Europa cieca e apatica che, come lei scrive, ha reagito con qualche risatina e tutto è finito lì? Quelle risatine, alcune forse imbarazzate perchè consapevoli di proteggere un regime assassino, sono state l'ennesima vergogna europea.
Cosa vuole che le dica, tra un paese, la Repubblica islamica dell'Iran, che passa il suo tempo a impiccare la gente e a sbattere in galera giornalisti, mi pare ovvio, sano e normale stare dalla parte di chi vuole combattere l'oscurantismo e, piccolo particolare, evitare di essere distrutto da un regime di preti fanatici.
Un paio di giorni fa un alto funzionario iraniano, Mohsen Rezai, ha dichiarato a Al Manar, il canale televisivo di Hezbollah, che Tel Aviv sarà rasa al suolo. Se per lei è giusto fare del sarcasmo su queste minacce allora non saprei che altro dirle se non che, per noi che viviamo qui, non è per niente divertente.
Si ricordi che le democrazie, con tutte le loro imperfezioni, hanno sempre ragione se paragonate a dittature teocratiche e omocide come l'Iran e gli altri paesi che applicano la Sharia. Noi non diamo pagelle ma guardiamo alla realtà dei fatti e i fatti sono semplici: la democrazia israeliana contro la pericolosa tirannia islamica protetta da una complice e servile Europa. Trovo patetico e offensivo il suo tentativo di confronto tra Netanyahu, quindi Israele, Trump e chiunque voglia indebolire l'Iran e il pericolo che ne deriva, con le dittature del secolo scorso.
Continui pure a cercare argomenti ostili a Israele, ne faccia un elenco e le risponderò sempre volentieri.

Shalom