Stato e religioni in Israele 18/02/2018
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Buongiorno, so a priori visto le esperienze precedenti che difficilmente verrà pubblicata, ma ho letto il post del 16.02.18 'Terra Santa, e da dire la Chiesa in Israele non si rifiuta di pagare le tasse, ma applica delle prerogative che provengono dal Congresso di Berlino del 1871 che lo Stato Israeliano ha riconosciuto come legge propria. Quindi stiamo parlando di applicazione di norme riconosciute da tutti gli interessati, Come tutte le leggi può essere innovata, ma certamente i cristiani non sono appollaiati come fossero briganti quando viene l'esattore del fisco israeliano, ne daltronde la polizia israeliana si spaventerebbe di questo. Poi i cristiani come cittadini israeliani possono adire al Giudice Israeliano per far valere i loro pretesi diritti? Nel senso più generale i rapporti fra religione e stato sono stati sempre tortuosi a qualsiasi latitudine e a quanto pare Gerusalemme fra haredì, muezzin e preti non fa eccezione.
Cordialmente,

 Franco Licciardello

Gentile Franco,

mi risulta di aver sempre risposto alle sue lettere nonostante siano quasi sempre negative nei confronti di Israele e so di aver sempre accettato il dialogo dal momento che sono qui per questo. Ogni cittadino israeliano può rivolgersi alla Corte Suprema, sia ebreo, cristiano, arabo o cinese per far valere i proprio diritti. Nel caso specifico però la religione non c'entra, in Israele è obbligatorio pagare le tasse su ogni shekel che uno guadagna e la Chiesa che ha nel paese alberghi, istituzioni, case di accoglienza, ristoranti e guadagna parecchio con i pellegrinaggi, non può e non deve essere diversa dagli altri. Tra l'altro quando deve essere restaurata qualche chiesa è Israele che chiamano ed è Israele che paga. Da cittadina non riesco a capire perchè solo loro debbano essere esentati da questo obbligo anche perchè, dal 1871 è passato qualche anno, ogni stato ha varato leggi nuove e moderne ed è giusto che tutti si adeguino.

La saluto,Shalom