Il caso di Davide Romano 30/01/2018
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gent.ma sig.ra Fait buonasera, ed anche quest'anno, come tutti gli ultimi 8/10 anni, abbiamo assistito alla giornata della memoria in ricordo delle milioni di vittime delle Shoah, che a mio avviso suona tremendamente ipocrita: 27 gennaio tutti a favore degli ebrei, Israele etc. dal 28 gennaio al 26 gennaio dell'anno successivo tutti a gridare il loro odio contro Israele, gli ebrei e ad ammansire e comprendere oppure peggio, giustificare, il terrorismo islamico, palestinista, jihadista. Quello che mi ha lasciato veramente basito comunque sono state le dimissioni che la comunità ebraica milanese ha chiesto all'assessore Davide Romano, il quale si è rifiutato di partecipare alle suddette celebrazioni, come forma di protesta in conseguenza del colpevolissimo silenzio da parte delle autorità comunali milanesi dopo l'abominevole manifestazione palestinista di Milano in piazza Cavour del 9 dic. 2017, dove poche decine di scalmanati islamici, hanno inneggiato allo sterminio degli ebrei ed alla cancellazione dello stato di Israele. Mi piacerebbe conoscere la sua opinione in merito. Ringraziandola se vorrà rispondermi, le mando un grandissimo ed affettuoso shalom.

Roberto Marelli

Gentile Roberto,
Davide Romano è una persona seria e coraggiosa che si è rifiutata di partecipare alle celebrazioni del Ricordo della Shoah dopo i fatti indecenti di Milano e dopo aver saputo che e' stata fatta una denuncia contro ignoti. Gli "ignoti" sono conosciutissimi. Sono l'UCOI cioè i Fratelli Musulmani, organizzazione terrorista fuori legge persino in molti paesi arabi, Egitto in testa, di cui fa parte anche una consigliera comunale di Milano. Quella manifestazione dove sono stati minacciati di morte gli ebrei ha avuto il benestare delle Istituzioni diversamente non avrebbero potuto farla. Davide Romano ha avuto quindi tutte le ragioni di non partecipare a celebrazioni ipocrite e ha tutta la mia solidarietà. Al suo posto avrei fatto la stessa cosa. Non è possibile andare a sentire falsi cordogli sugli ebrei assassinati dal nazismo sapendo di correre il rischio di incontrare persone che, nemmeno due mesi prima, avevano permesso che in una piazza di Milano si urlasse "Morte agli ebrei".
Un cordiale shalom