'Gerusalemme, Palestina': lettera al PD toscano 16/11/2016
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Pubblichiamo con piacere la lettera inviata da Valentino Baldacci al Segretario regionale toscano on. Dario Parrini e a coloro che hanno incarichi direttivi nel PD toscano e sono anche soci della Associazione e in qualche caso fanno anche parte del Consiglio Direttivo della Associazione Italia Israele di Firenze..

Ecco la lettera:

Cari Amici, sarete certamente informati del fatto che ai cittadini in possesso della doppia cittadinanza italiana e israeliana o comunque residenti a Gerusalemme è stata inviata dal Comitato del Sì una lettera, a firma Matteo Renzi, che portava l'indirizzo "Gerusalemme (Palestina)". Questo fatto ha provocato una dura reazione di molti amici residenti a Gerusalemme che - come hanno dichiarato su Facebook o con messaggi personali - considerano questa espressione offensiva e provocatoria, che va oltre il già inaccettabile uso da parte delle autorità italiane di inviare la corrispondenza ufficiale con l'indirizzo "Gerusalemme (ZZZ)". Il fatto che l'invio sia avvenuto non da parte di organi dello Stato ma da parte del Comitato del Sì (sulle buste appare anche il riferimento al PD) non diminuisce la gravità del fatto. Attribuire Gerusalemme (tutta Gerusalemme?) a un inesistente "Stato di Palestina" (mai riconosciuto dall'Italia, che, caso mai, ha rapporti con l'Autorità Nazionale Palestinese, cosa ben diversa sul piano del diritto internazionale) è veramente una provocazione; e se il fatto fosse avvenuto riprendendo l'indirizzario fornito dall'AIRE, sarebbe ancora più grave. Non si può non condividere l'indignazione dei nostri concittadini residenti a Gerusalemme, anche perché va affermato con la massima chiarezza che - indipendentemente dall'esito di eventuali trattative tra lo Stato d'Israele e l'OLP per il raggiungimento di un accordo e la conseguente definizione dei confini - la parte occidentale di Gerusalemme - la più vasta e dove hanno sede la Knesset e tutti gli organi dello Stato - è sotto l'incontestabile sovranità dello Stato d'Israele fin dalla sua fondazione il 14 maggio 1948. Mi rivolgo al Segretario regionale del PD e agli amici che hanno ruoli direttivi nel PD stesso e che sono anche soci della nostra associazione o in qualche caso fanno parte del nostro Consiglio Direttivo, perché intervengano con energia in modo che episodi del genere non si ripetano. Lo stesso Comitato del Sì si è dissociato dall'episodio, ma non è sufficiente una dissociazione per rimediare al danno che è stato fatto. Non solo molti concittadini gerolosimitani hanno dichiarato che avrebbero votato Sì e che adesso si asterranno, ma l'episodio è anche oggetto di facile speculazione da parte delle forze politiche sostenitrici del No. Come già è avvenuto per l'episodio del voto italiano all'Unesco, occorre che lo stesso Presidente del Consiglio, firmatario della lettera come Segretario del PD, intervenga con chiarezza sul'episodio. Vi chiedo di agire - sulla base dei ruoli che avete nel PD - in modo che questo intervento ci sia e nei tempi più brevi. Con un cordiale saluto,

Valentino Baldacci Presidente dell'Associazione Italia-Israele di Firenze