La svolta di Renzi sull'Unesco 24/10/2016
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egr. dr. Volli, sono sempre d'accordo su quanto scrive su Informazione Corretta, ma leggendo l'ultima "cartolina", mi permetta di dissentire su quanto afferma: secondo me Renzi ha fatto marcia indietro sulla votazione italiana dell'Unesco, avendo paura di perdere i possibili voti della Comunità Ebraica italiana. come è possibile che un capo di governo non sappia quello che fa un suo ministro ? di più: davanti a tanta scelleratezza e pavidità avrebbe dovuto chiedere al succitato ministro le dimissioni. insomma, politici senza vergogna. per concludere, la sua mi è sembrata un'uscita fuori tempo massimo, per cercare di rimediare alla figura meschina fatta, ma a mio parere ha raddoppiato la meschinità. Shalom

R. Marelli figuraccia.

Gentile lettore, la comunità ebraica italiana è molto piccola, intorno a 25 mila persone; se fosse riunita in un unico collegio elettorale (ma non è così) avrebbe appena i voti per eleggere un deputato, non certo per determinare il referendum. Certamente ha un peso morale e a me sembra appunto che Renzi abbia sentito una pressione morale. Io non scrivo qui di politica italiana, ma devo dire che assisto con sconcerto alla campagna di odio e di diffamazione nei confronti di Renzi, che si appiglia anche a cose insensate di cui mai si è discusso per altri politici, come la non eleganza degli abiti della moglie. A me pare che Renzi sia oggi di gran lunga il miglior governante possibile per il nostro paese. La sola alternativa realistica in questo momento è un disastroso governo 5 stelle in stile Raggi (e con grande odio per Israele). Prima di usare un referendum (su una riforma che rende un po' meno partitocratica e paralizzante la nostra costituzione da Guerra Fredda) per cercare di abbatterlo, bisognerebbe pensarci bene.

Ugo Volli