UNESCO, Gerusalemme e l’ inganno dei nomi 20/10/2016
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 L’ UNESCO ha appena votato una risoluzione voluta dal blocco Arabo e Islamico che e’ rappresentato dalla potentissima lobby chiamata Organization of Islamic Cooperation.. La risoluzione e’ stata anche appoggiata dall’ Iran, paese che minaccia ripetutamente di distruggere Israele, che l’ ha definita un importante successo contro il nemico sionista. La parte piu’ clamorosa della risoluzione sta nella esplicita volontà di cancellare la storia e l’ identita’ Ebraica a Gerusalemme. Il Muro del Pianto in questo modo diventa infatti un luogo Arabo citando Palestina occupata . Il Monte del Tempio, viene definitivamente chiamato complesso della Moschea di Al-Aqsa. L’ imperatore romano Tito dopo aver represso con il sangue la protesta Ebraica e dopo aver distrutto il Tempio di Re Salomone nel 70 DC crocifisse migliaia di Ebrei intorno alle mura di Gerusalemme. Nel 132-135 DC l’ Imperatore Adriano dopo aver nuovamente saccheggiato Gerusalemme e portato distruzione e morte decise di cambiare nome alla Giudea, la terra degli Ebrei, e la chiamò Syria Palaestina. Gerusalemme fu chiamata invece Aelia Capitolina.
Per questo la decisione dell’ UNESCO provoca immenso dolore perche’ ancora una volta emerge chiaramente cosa si cela dietro a queste risoluzioni, l’ odio verso l’ ebraismo e l’ odio verso il popolo di Israele. La volontà di cancellare un popolo e una religione.  E’ per questa ragione che non possiamo e non dobbiamo accettare l’ennesima provocazione fatta in un luogo che dovrebbe essere la sede della pace del mondo! Il mondo libero da biechi interessi antisemiti sa quello che sta succedendo all’ ONU e all’ UNESCO e io non posso non gridarlo ad alta voce sperando che in molti prendano definitivamente e pubblicamente le distanze da questo orrore.

Michael Levi, Ancona