Paolo di Tarso? No, grazie! 14/10/2016
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Riprendo da I.C. '' Gli organi della Santa Sede non perdono occasione per attaccare e delegittimare lo Stato ebraico''. E' su questo punto che cerco di chiarire la profezia di Primo Levi che la Shoah sotto altre sembianze che D-o non voglia potrebbe ripetersi. Ritenere che questi ''signori della Pace'' abbiamo smesso di complottare per liquidire Israele è un sogno chimerico. Difatti la storia dell'Inquisizione e della Shoah dovrebbe pesare sulle loro coscienze ''cristiane'' cosa questa che non accade affatto. Difatti stanno rimescolando le carte con l'arma del Palestinismo per vincere la partita ''teologica'' contro Israele. Nonostante il loro gioco sudicio tutto questo è impossibile. Rimarranno incartati come scritto nella lettera ai ''Romani'' dell'apostolo Paolo di Tarso. Mi rendo conto che liquidare un odio antico non è facile!

Fulvio Canetti, Gerusalemme

La politica estera vaticana è quella di sempre, ostile a Israele in tutte le sedi internazionali, Onu & C. compresi. I media italiani, con la tradizionale  sottomissione che li distingue, non osano scrivere nemmeno una parola di critica. In quanto a Paolo di Tarso eviteremmo di citarlo in positivo, essendo stato forse il primo a porre le radici di quell'odio.

IC  redazione