Come impedire l’ingresso di immigrati anti-semiti negli Stati Uniti 26/09/2016
Analisi di Manfred Gerstenfeld
Autore: Manfred Gerstenfeld
Come impedire l’ingresso di immigrati anti-semiti negli Stati Uniti
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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Mentre la campagna elettorale procede, le valutazioni cambiano a seconda di chi le affronta. Non essendo americano, le giudico partendo da ciò che mi sembra rilevante in fatto di anti-semitismo e anti-israelismo, a prescindere da quale parte provengano. Ad esempio, Donald Trump ha suggerito che non devono entrare negli Usa gli immigrati che abbiano opinioni anti-semite. Non importa invece il paese dal quale arrivano. Conta invece l’aspetto positivo che possono portare, per cui si pone un problema: gli anti-semiti sono nocivi non solo per gli ebrei, ma per la società intera. L’affermazione di Trump è molto importante, vista la risonanza che ha ricevuto.

Trump ha poi aggiunto che gli immigrati dovranno essere interrogati su come valutano i diritti delle persone omosessuali, l’eguaglianza fra i sessi e la libertà religiosa. Le sue dichiarazioni su questi temi erano state presentate in un modo negativo nel dicembre 2015, quando disse di essere per “ una totale chiusura verso i musulmani che vogliono entrare negli Usa fin tanto che i controllori non avessero verificato con chiarezza le loro posizioni”. Metteva, quindi, tutti i musulmani sullo stesso piano. Aveva citato le statistiche del Centro per la Sicurezza, dove un sondaggio aveva rivelato che il 25% degli intervistati riteneva che “la violenza contro gli americani era giustificata in quanto parte del jihad globale” e che il 51% dei musulmani era dell’opinione che in America dovessero essere governati secondo la Sharia”.

Sei mesi dopo disse che la sua proposta era solo un suggerimento. La proposta di impedire l’ingresso agli immigrati antisemiti è molto più rilevante, vista l’esperienza europea. Trump ha detto “ Al di là del terrorismo, come abbiamo visto in Francia, gli immigrati hanno portato con sé il loro anti-semitismo” Un’inchiesta dell’ADL (Lega anti Diffamazione) sull’anti-semitismo ha rilevato che i 10 paesi con il tasso più alto di anti-semitismo sono musulmani. L’anti-semitismo è presente in più dell’80% della popolazione. Il risultato di questa immigrazione fuori da ogni controllo da paesi islamici è stato disastroso per gli ebrei e Israele in molti modi. Nel secolo scorso, gli attacchi mortali contro gli ebrei nell’Europa occidentale erano commessi da musulmani provenienti da paesi non europei. In questo secolo, tutti i crimini contro gli ebrei – avvenuti in Francia, Belgio e Danimarca – sono stati compiuti da muslmani residenti in Europa occidentale. Il terrorismo islamico più estremo ha colpito in diversi paesi europei.

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Donald Trump

Quello che ha prodotto più vittime è avvenuto nel 2004 alla stazione di Madrid, con 191 morti e 1.800 feriti. Londra, nel 2005, con 52 morti e centinaia di feriti. Parigi, nel novembre 2015, 130 morti e centinaia di feriti. Bruxelles, in aeroporto e metrò nel marzo 2016, con 32 morti e molti feriti. Nizza, nel luglio 2016, con 84 morti e 200 feriti. Senza contare altri attentati, ai quali vanno aggiunti quelli sventati. La sequenza degli attacchi negli Usa non è diversa. Gli assassini dell’11 settembre erano venuti dall’estero per uccidere. Prima vi erano stati omicidi da parte di islamici americani causati dall’interpretazione della loro religione. Si veda la strage di Little Rock e Fort Hood del 2009. Poi venne la maratona di Boston nel 2013, San Bernardino nel 2015 e nel giugno 2016 la strage di Orlando. Non va dimenticato ciò che appare ovvio. Con un politica simile di controllo dell’immigrazione, il numero dei musulmani respinti potrà essere proporzionalmente più alto rispetto a chi ha altre religioni e culture, a causa della alta percentuale di pregiudizi fra popolazioni provenienti da alcuni paesi islamici.

È consigliabile ai leader delle comunità ebraiche americane di esprimersi su come bloccare l’ingresso agli immigrati anti-semiti solo dopo l’elezione del nuovo presidente, per non essere coinvolti nella campagna elettorale. In un articolo apparso su The Forward, alcuni ebrei intervistati hanno però sottovalutato l’importanza della proposta di Trump. Dopo le elezioni presidenziali, si dovrà approntare un piano di intervento basato su interviste e sondaggi degli immigranti, seguendo il lavoro svolto da ADL, e da altri studi, a livello mondiale sull’anti-semitismo classico in vari paesi, utili per impedire l’ingresso negli Usa agli immigranti anti-semiti e ad ai portatori di altri pregiudizi. Trump ha introdotto un tema importante a livello nazionale, che i leader delle comunità ebraiche non avrebbero saputo proporlo, ci sarebbe stato da meravigliarsi se ciò fosse avvenuto. È una grande opportunità che gli ebrei americani non devono sprecare. Se non la coglieranno, alcuni pagheranno un prezzo alto, forse persino con le loro vite, se un numero sempre più alto di anti-semiti, inclusi quelli estremamente pericolosi, entreranno in America.

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Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. E' appena uscito il suo nuovo libro "The war of a million cuts" (in inglese). E' una analisi di come ebrei e Israele sono delegittimati e come farvi fronte.


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