I discorsi all'ONU, tre contro uno, ma quell'uno ha stravinto! 24/09/2016
Autore: Deborah Fait

I discorsi all'ONU, tre contro uno, ma quell'uno ha stravinto!
Commento di Deborah Fait

Si è svolta l'altro ieri, giovedì, a New York la 71ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite e, come volevasi dimostrare, gli interventi su Israele, anche se brevi, sono stati una vera schifezza.
Ha incominciato Ban Ki Moon il quale, mettendo sullo stesso piano Israele e i palestinisti, ha detto:" l'espansione degli insediamenti ( di Israele) e gli incitament e le provocazioni (palestiniste) stanno aumentando. E' essenziale per le parti riprendere il dialogo e per la comunità internazionale premere affinchè ciò accada. Il mondo non può più aspettare che i leader prendano una decisione."

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Ban Ki Moon, Abu Mazen

E bravo Ban Ki Moon, mi piacerebbe però sapere com' è che il Segretario Generale dell'ONU ignori un paio di cosette: Uno....che il presidente palestinista Abu Mazen rifiuta categoricamente, dal 2014, di incontrare Israele che, al contrario, continua a invitarlo a sedersi intorno a un tavolo e parlare senza precondizioni..... Due....che Abu Mazen dichiara quotidianamente che mai riconoscerà Israele come stato ebraico, che tutti i palestinesi devono tornare a vivere nelle loro case (!) e che a nessun ebreo sarà concesso di vivere in un futuro stato palestinista. Naturalmente coloro che dovrebbero usufruire della "legge del ritorno" sono i discendenti ( molti milioni) di quei 600.000 che lasciarono Israele nel 1948 perchè invitati a farlo dalla Lega Araba in attesa della distruzione dell'entità sionista. Vabbè, anche Ban Ki Moon se ne andrà presto e vedremo chi siederà al suo posto. Non facciamoci illusioni, i segretari dell'ONU sono sempre stati uno peggio dell'altro.

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E il discorso di Obama? Beh, il Presidente uscente ( grazieadio) USA, che non si smentisce mai nel raccontare palle, nè si preoccupa di nascondere il suo odio per Israele, nella sua immensa ignoranza, ha detto " Israele non può occupare permanentemente il territorio palestinese". A onor del vero è in buona compagnia e sarebbe interessante sapere se quelli che si riempiono la bocca con parole come -West Bank- e -territori palestinesi- sanno di cosa stanno parlando. Ma vediamo un po' cosa occupa Israele, secondo Obama , vediamo quali sarebbero questi fantomatici territori palestinesi.

Chi legge perdoni la mia veemenza ma sono davvero stufa di sentir dire sempre le stesse cose, ditemi se è possibile che Israele occupi terre che gli appartengono storicamente e lagalmente. Soricamente da circa 4000 anni, legalmente per i documenti riconosciuti internazionalmente prima del 1948 fino alla risoluzione 242!
Mi spiego. Giudea e Samaria sono i veri nomi, quelli originali, di terre ebraiche da tempi immemorabili. West Bank è un nome fittizio dato a Giudea e Samaria quando la Giordania ha occupato e annesso quei territori durante la Guerra di Indipendenza di Israele, fino ad allora il loro nome era quello ebraico biblico di Jehudah ve Shomron, Giudea e Samaria appunto.
Durante i 20 anni di occupazione giordana dei Territori, nessun palestinista si è sognato di reclamarli per farne uno stato e nessun occidentale si è preoccupato di definirli "territori occupati". Giudea a Samaria non sono mai stati territori palestinesi, mai nella loro storia! Si sono inventati di reclamarli solo dopo la Guerra dei 6 giorni quando Israele li ha riconquistati dalla Giordania e liberati.

Ban Ki Moon, Obama e molti altri dovrebbero andare negli archivi e leggere i documenti del Mandato di Palestina che, basandosi sulla Dichiarazione Balfour del 1917, parla di focolare ebraico sulle terre del Mandato, tutte le terre del Mandato, senza mai nominare uno stato palestinese. Tale dichiarazione è stata inclusa e ribadita nella Conferenza di Sanremo del 1920 e riaffermato dalla Lega delle Nazioni nel 1922. Quindi, a parte il sogno mai estinto degli arabi di distruggere Israele, nessuno al mondo, prima del 1967, aveva parlato di creare uno stato palestinese (mai esistito nella storia dal momento che non era mai esistito un popolo palestinese).

Abu Mazen, all'ONU, ha dichiarato di non riconoscere più gli accordi di Oslo ( ma quando mai li ha riconosciuti?) , ha attaccato e diffamato Israele come d'abitudine e ha chiesto le scuse dell'Inghilterra per la Dichiarazione Balfour, anzi, per ribadire di non essere interessato a nessun tipo di pace, ha dichiarato di voler citare in giudizio ( non sono comiche, è verità) il Governo britannico per aver redatto quel documento che parlava del diritto naturale del popolo ebraico all'autodeterminazione nella sua patria storica , la Palestina o Erez Israel, Terra d'Israele, come sempre l'hanno chiamata gli ebrei di tutto il mondo.
Benjamin Netanyahu ha risposto dandogli del bugiardo e augurandosi che l'ANP acconsenta a ricominciare un dialogo diretto e senza precondizioni. "La via della pace passa per Gerusalemme e Ramallah, non per New York" e ha aggiunto " Siamo pronti a negoziare su tutto ma non negozieremo mai il diritto ad esistere come solo e unico Stato ebraico"

Ma quello che Bibi ha detto di meraviglioso è stato l'attacco all'ONU, ha parlato dell'ossessione contro Israele, delle 20 risoluzioni contro lo stato ebraico approvate l'anno scorso rispetto alle 3 contro tutti gli altri stati del pianeta! 20 a 3, ha dell'icredibile, rendiamocene conto. Ha poi definito joke, barzelletta, il Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU che ogni anno condanna Israele, una democrazia che si difende dal terrorismo, quasi senza nominare paesi dove si stuprano legalmente le donne, dove si vendono intere minoranze schiavizzando donne e bambini. "

E questo circo, ha aggiunto, continua con l'UNESCO. E duro da credere ma l'UNESCO ha appena negato 4000 anni di storia e il legame tra il Popolo ebraico e il più sacro tra i suoi luoghi santi: Il Monte del Tempio.....Signore e signori, l'ONU da forza morale è diventato una farsa morale...." Infine Benjamin Netanyahu, da quel grande oratore e politico che è, ha concluso "Signore e signori, aiutate Israele, abbracciate Israele, sognate con Israele. Il sogno di un futuro che possiamo costruire insieme, un futuro di progresso, di sicurezza, prosperità e pace, un futuro di speranza per tutta l'umanità, un futuro anche per l'ONU, in questa sala dove Israele alla fine , inevitabilmente, riceverà il suo giusto posto tra le nazioni".

Credo che a queste parole non ci sia altro da aggiungere se non lunga vita a Benjamin Netanyahu!

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Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale unica e indivisibile di Israele"