Nidi di vipere, muri della vergogna, rigurgiti nazisti, vi presento l'Occidente 17/09/2016
Autore: Deborah Fait

Nidi di vipere, muri della vergogna, rigurgiti nazisti, vi presento l'Occidente
Commento di deborah Fait

Ha fatto molto scalpore la frase di Benjamin Netanyahu sulla pulizia etinica
sognata e minacciata dai palestinesi. Non aveva neanche finito di parlare che immediatamente è arrivata la protesta della portavoce del Dipartimento di stato USA " Siamo fortemente in disaccordo con il descrivere coloro che si oppongono agli insediamenti come coloro che invocano la pulizia etnica degli ebrei della Cisgiordania...."
A questa spudorata ipocrisia si è aggiunto anche lui, Il signor Ban KiMoon, segretario ONU, quello che per non smentire tutti i suoi predecessori antisemiti ha commentato giovedi 15 settembre attaccando direttamente il Primio Ministro di Israele " le parole di Netanyahu mi hanno molto disturbato....sono inaccettabili e oltraggiose!" Addirittura! Oltraggiose e inaccettabili! Ma guarda un po' e lo hanno anche disturbato.

Gente ipocrita e di poca memoria. Vediamo innanzitutto cosa ha detto il nostro Bibi di così orrendo da scatenare le ire dei più importanti capi del mondo occidentale. Lo avrete certamente già seguito sul video, sottotitolato in italiano, pubblicato in homepage da informazionecorretta https://www.youtube.com/watch?v=4gSBhXh0moQ " Sono sicuro che molti di voi hanno sentito dire che le comunità ebraiche in Giudea e Samaria, in Cisgiordania, sono un ostacolo alla pace.

Questo concetto mi ha sempre lasciata perplessa, giacché nessuno sosterrebbe sul serio che i quasi due milioni di arabi che vivono all’interno di Israele sono un ostacolo alla pace. Infatti non lo sono. Anzi, la diversità di Israele dimostra la sua apertura e disponibilità alla pace. Eppure la dirigenza palestinese reclama di fatto uno stato palestinese con una pre-condizione: niente ebrei.
C’è una locuzione per questo: si chiama pulizia etnica, ed è una pretesa vergognosa. E ancora più vergognoso è che il mondo non trovi questa pretesa vergognosa. Alcuni paesi, per il resto civili, addirittura promuovono questa vergogna. Domandatevi: accettereste la pulizia etnica nel vostro paese? Un territorio senza ebrei, senza ispanici, senza neri? Da quando in qua l’intolleranza costituisce un fondamento per la pace?"

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Adesso vorrei fare un paio di ragionamenti per rinfrescarci tutti la memoria e capire a fondo quanta sporcizia e quanto squilibrio alberghino nell'animo umano quando si tratta di giudicare Israele .
-Nel lontano 1987 lo statuto di Hamas scriveva " il nostro scopo è innalzare la bandiera di Allah su ogni metro quadrato della terra di Palestina ....Israele sarà stabilito e esisterà finchè l'islam non deciderà di porvi fine...."
Nessuno ha mai protestato per questo e nessuno ne ha mai chiesto la cancellazione.
-Nel 1974 l'OLP rilasciava la sua Carta, ribadita nel 1988 dallo statuto di Fatah, il partito di Arafat e oggi di Abu Mazen, che recitavano :" Il nostro obiettivo è la completa liberazione della Palestina e l'obliterazione dell'esistenza del Sionismo....Palestina libera e araba."
Ancora nessuna protesta.

Questi signori parlavano di distruggere Israele e ammazzare gli ebrei e a nessuno è venuta una piccola, piccolissima crisi. Non solo, non è arrivata nemmeno un debole rimprovero ai palestinisti, del tipo...suvvia amici cari...non esagerate... Niente! Le proteste arrivano adesso che Netanyahu lo ha ricordato e sono tutte contro di lui! Certo, i palestinisti sono manipolatori eccezionali che girano e rigirano l'Occidente sul loro dito ...medio!
Arafat subito dopo aver firmato gli accordi di Oslo a Washington nel 1993 aveva dichiarato a re Hussein di Giordania "Non è altro che il primo passo per conquistare tutta la Palestina, da Haifa a Gaza".
Arafat nei suoi discorsi in arabo, subito dopo aver sparso, a beneficio dei creduloni europei che gli strisciavano ai piedi, le sue lacrime di coccodrillo in inglese, per arrivare alla pace, diceva "Butteremo gli ebrei in mare e conquisteremo Israele con la pancia delle nostre donne....voglio un milione di martiri per Al Quds (Gerusalemme) ..... conquisteremo Israele metro dopo metro..."

Ismail Hannyiè , capo di Hamas, ha dichiarato " Non riconosceremo mai il diritto all'esistenza di Israele, non cederemo mai un solo centimetro della terra palestinese.Tutta la terra di Palestina è waqf (patrimonio religioso musulmano) e nessuno ha il diritto di cederla."
Dunque da sempre la leadership palestinese ha parlato di far scomparire Israele, Arafat e Abu Mazen hanno più e più volte dichiarato che nessun ebreo potrà mai vivere in uno stato palestinese ma, sorprendentemente, le loro dichiarazioni non hanno mai sollevato nessuna indignazione, mai un segretario ONU o portavoce USA ha pronunciato mezza parola di protesta, nessuno si è sentito oltraggiato o... disturbato.

Ha un senso tutto cio'? Si, certo, e il suo nome è uno solo: antisemitismo. Criticare la politica di un qualsiasi paese, compreso Israele, è lecito, accettare l'idea di distruzione e morte è odio razziale. Adesso all'improvviso si svegliano tutti, si fanno venire gli attacchi isterici perchè Bibi ha detto la pura e semplice verità e ha chiamato le cose col loro nome: Pulizia etnica.
Esattamente come è stata fatta nei paesi islamici dopo il 1948 cacciando tutti gli ebrei che vivevano in quei paesi da millenni, esattamente come la pulizia etnica fatta da Tito quando ha cacciato gli italiani dall'Istria.

Parliamo un po' di muri, adesso è arrivato il turno dell'Inghilterra di costruire una barriera per evitare l'entrata nell'isola ai migranti che premono dalla Francia. Una barriera di filo spinato alta 4 metri e lunga un chilometro. Secondo il Washington Post i muri già esistenti al mondo sono circa 45, con quello di Calais saranno 46 ma pare non infastidiscano nessuno, anzi, nessuno ne ha mai parlato con sdegno, nessuno ha mai pensato di andare in piazza per manifestare contro queste barriere:
Bulgaria, Irlanda del nord ( là esistono muri di cemento anche tra quartiere e quartiere), Spagna dove la barriera anti-Marocco è addirittura tripla così se uno riesce a superare la prima, la polizia spagnola fa in tempo a sparargli e ammazzarlo o rimadarlo indietro prima che riesca ad arrampicarsi sulle altre due. Poi abbiamo il muro dell' Arabia Saudita, quello tra India e Pakistan, tra le due Coree, a Cipro per separare la parte turca da quella greca, in America c'è la barriera lunga molti chilometri tra USA e Messico.
E così avanti, muro dopo muro per impedire ai migranti di passare, ai fuggiaschi di scappare, alla gente non autorizzata di spostarsi di paese in paese.

Per carità, è giusto che ogni nazione difenda se stessa da invasioni o spostamenti di intere popolazioni, soprattutto di fronte al pericolo terrorismo. Quello che mi fa infuriare è che tutti questi paesi europei indaffarati a costruire muri di qua e muri di là sono gli stessi che osano condannare Israele per aver costruito l'unica vera barriera salvavita esistente al mondo che impedisce alle orde di kamikaze palestinisti di entrare nel paese a fare stragi come accadeva fino a qualche anno fa. Il muro della vergogna, lo chiamano, tutti gli altri non hanno nome, servono e basta quindi è lecito costruirli e, ipocritamente, tacere....

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Vero pacifisti dei miei stivali? Dove siete finiti voi, ipocriti e spudorati odiatori, che marciavate col pugno chiuso o la mano alzata nel saluto fascista per insultare Israele che non voleva morire? L'unico paese al mondo che ha dovuto costruire una barriera per salvare la vita dei propri cittadini è Israele e per questo sono arrivate sanzioni ONU, boicottaggi, manifestazioni di odio, insulti, condanne, sosta indegna di Papa Francesco davanti al muro di Betlemme da cui entravano in Israele decine di terroristi suicidi, bandiere israeliane bruciate, "Israele nazista ...apartheid...a morte i sionisti...", fino ad arrivare agli sprezzanti rifiuti individuali come è accaduto alle Olimpiadi di Rio dove il judoca egiziano non ha voluto stringere la mano del suo avversario israeliano.
Beh, l'egiziano ha fatto scuola visto che l'altro giorno in Olanda un parlamentare di origine turca ha messo la mano dietro la schiena nel momento stesso in cui avrebbe dovuto stringere quella di Benjamin Netanyahu il quale lo ha guardato, ha visto la bandierina palestinista all'occhiello del tizio e ha esclamato "Ahhh, OK". Grandissimo Bibi! Chissà se il parlamentare in questione si è sentito idiota e ha capito la presa in giro di quel Ahhh, OK. Probabilmente, facendo fare una magra figura al governo olandese che ha detto una sola parola "Imbarazzante", si è sentito un eroe, un attivista coraggioso della causa palestinista.

Un grande eroe come quegli altri 40 intelligentoni di attivisti di alcuni gruppi per i diritti civili che hanno chiesto alla Commissione Europea di rinunciare a dare supporto alla conferenza sull'acqua, tecnologia e impatto ambientale che Israele terrà a Venezia in settembre: WATEC. http://www.informazionecorretta.com/main.phpmediaId=115&sez=120&id=63710&print=preview "Noi sottoscritti siamo allarmati che la Commissione Europea faccia pubblicità a un evento che include la partecipazione di compagnie come la WATEC Israel colluse nella violazione della legge internazionale...." La lettera il cui oggetto è "Campagna NO Mekorot" ( Mekorot è la compagnia nazionale israeliana delle acque e energia) ed è stata scritta dopo che 14 organizzazioni palestiniste hanno contattato la Coldiretti per protestare contro la partecipazione di Israele.
I firmatari della lettera appartengono a Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Scozia e Slovenia cui si sono agggiunti anche Sud Africa e Indonesia.

Questi vigliacchetti hanno anche avuto l'ardire di concludere che " Accettando Israele la Commissione dà anche credibilità al mito israeliano del miracolo dell'acqua che è stato creato appropriandosi ( udite...udite...!!!) delle risorse acquifere palestinesi..." Pare incredibile che in Europa esista gente simile talmente ignorante e in malafede da credere ad ogni menzogna palestinista come fosse Vangelo. Le risorse idriche palestinesi! Ma se non sono nemmeno capaci di scavare un pozzo e usano l'acqua che gli da Israele (senza pagarla) per le piscine dei loro capi mafia.

L'ultima brutta notizia (ultima ma non l'ultima di tante) viene dalla mia città, Trieste. Il 18 settembre era previsto un raduno, che si fa da 6 anni, in Piazza Unità d'Italia per ricordare le leggi razziali firmate proprio a Trieste il 18 settembre 1938 alla presenza del Duce. Per la prima volta il comune non ha dato l'autorizzazione inventando la scusa che il raduno si sarebbe sovrapposto a "Trieste Next 2016". Appena avuta la notizia delle proteste della Comunità ebraica, delle varie organizzazioni antifasciste e dei sindacati, oltre che, è giusto dirlo, del rappresentante degli islamici di Trieste, il Municipio ha fatto immediatamente marcia indietro rilasciando un comunicato "Solo un equivoco", ha scritto il sindaco Di Piazza. Beh meno male, hanno evitato una figura barbina e si sono salvati in corner. http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2016/09/16/news/leggi-razziali-il-comune-di-trieste-fa-marcia-indietro-e-concede-piazza-unita-1.14106497 Mussolini scelse Trieste per annunciare le Leggi razziali e lo fece da un grande palco allestito in Piazza Unità da dove arringò la folla plaudente: "L'ebraismo mondiale è stato, durante sedici anni, malgrado la nostra politica, un nemico irreconciliabile del fascismo...Tuttavia gli ebrei di cittadinanza italiana, i quali abbiano indiscutibili meriti militari o civili nei confronti dell'Italia e del regime, troveranno comprensione e giustizia; quanto agli altri si seguirà nei loro confronti una politica di separazione. Alla fine il mondo dovrà forse stupirsi più della nostra generosità che del nostro rigore. A meno che i semiti d'oltre frontiera e quelli dell'interno, e soprattutto i loro improvvisati e inattesi amici che da troppe cattedre li difendono, non ci costringano a mutare radicalmente cammino". http://coen.blogautore.repubblica.it/2013/09/13/18-settembre-1938-mussolini-annuncia-a-trieste-le-leggi-razziali /

Leggendo attentamente queste parole, in coscienza, possiamo dire che, a distanza di quasi 80 anni, le cose siano cambiate? Basta sostituire le parole "ebrei di cittadinanza italiana" a "ebrei di Israele", "semiti" a "sionisti", per capire che le vipere sono sempre vive e vegete nel loro nido.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale unica e indivisibile di Israele"