Carissimi amici di IC,stamane 31/08/2016,ho letto,come di consueto,tutti gli articoli. Inutile dire,che sono sempre scelti con cura,molto belli e sempre interessantissimi.
Meno male che esiste,Informazione Corretta.
Vi scrivo e mi sfogo,per la odiatissima e stucchevole parola " Pinkwashing", riservata,come sempre, a Israele.
Gli antisemiti lo definiscono come la strategia israeliana di occultamento della violazione dei diritti umani dei palestinesi sotto la copertura di un'immagine di democrazia dello stato di Israele esemplarizzata dalla vita dei suoi cittadini gay. Vanno oltre asserendo : la strategia sionista di occultamento...
Ora mi chiedo: possibile che esistano solamente i palestinesi in questo Medioriente martoriato e dittatoriale? Ne sanno qualcosa della violazione dei diritti umani,di un paese a caso,per esempio,Iran? C'è una lista infinita mondiale di paesi simili all'Iran.
Lo ha ricordato perfettamente la Deborah Fait,in un articolo eccellente,di qualche tempo fa. io credo che,oramai,ci siamo stufati . Israele va lasciato in pace. Non se ne può più. Perchè non andate in Iran a manifestare contro? Non ci andrete mai,perchè probabilmente,fareste una brutta fine. Lo stesso dicasi di Gaza.
A voi antisemiti non importa nulla di come si vive davvero a Gaza. Non per colpa israeliana. Questo lo sapete benissimo come sapete benissimo di come vivono agiatamente i vari Abu Mazen&Company. Avete visto,per caso,i loro villoni con attigua piscina? Concludo citando una bellissima frase di Golda Meir: " La pace arriverà quando gli arabi ameranno più i loro figli di quanto odino noi".

Shalom
Alessandra Gargaro

Ben detto, prima o poi la verità viene a galla.  Non solo i movimenti Lgbt ma anche quelli delle donne si guardano bene dall'entrare in merito. Scelta codarda, che si unisce a quella vile delle democrazie occidentali, che chiacchierano tanto per nascondere il nulla che fanno.

IC redazione