Le menzogne della Rai: 'Il tempo e la storia' 11/08/2016
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait
Le menzogne della Rai: 'Il tempo e la storia'
Commento di Deborah Fait

"Il Tempo e la Storia" 9 agosto,
"La lunga storia delle Nazioni Unite"
Conduttore: Massimo Bernardini.
In studio Silvia Salvatici, storica contemporanea. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-58e0c534-9263-432c-bad5-d8d9e1619f45.html

Voce narrante: "Nel 1947 l'ONU approva la controversa risoluzione 181 che prevedeva la spartizione del territorio in uno stato ebraico, uno palestinese e una terza zona neutrale ma la nascita dei due stati non si realizza. Una vera ingiustizia per per il popolo palestinese. Un gruppo sionista assassina il Conte Bernadotte e allora la Lega araba scatena una guerra di "liberazione" contro Israele."

Certo che chi volesse imparare la storia seguendo questo programma ha ben poche speranze dal momento che gli autori la raccontano prendendo le informazioni da qualche sito filopalestinista tipo Infopal o direttamente dall'ufficio di Abu Mazen. Vediamo di rettificare. Innanzitutto la creazione dei due stati non si è realizzata perchè nel 1947 la Lega araba disse un bel NO alla spartizione. Negli anni a seguire i NO arabi furono molteplici, Khartoum 1967, Camp David 2000, Taba 2001, 2008 NO al 97% della Cisgiordania con Gerusalemme est, 2012 rifiuto di Abu Mazen a incontrare Israele per riprendere i negoziati.

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Tornando alle menzogne del Tempo e la Storia, dopo il rifiuto della spartizione da parte degli arabi, nacque, il 14 maggio 1948, dai voti Onu, solamente lo Stato di Israele e, attenzione, 6 ore, solamente 6 ore dopo, cioè all'alba del 15 maggio il piccolo paese appena nato e malissimo armato fu invaso da 5 eserciti arabi al grido "Distruggere l'entità sionista". Persero quella guerra come tutte le altre che seguirono perchè gli ebrei erano decisi a non farsi uccidere più, mai più e vinsero colla forza della disperazione e col coraggio di chi dopo 2000 anni è finalmente tornato a casa e non ha intenzione di farsela rubare ancora.

Il conte Folke Bernadotte, politico e diplomatico svedese, fu assassinato da un gruppo della banda Stern il 17 settembre 1948, ben 4 mesi dopo l'inizio della guerra scatenata dagli arabi per distruggere Israele sul nascere. La guerra del maggio 48 non fu " di liberazione" ma "di distruzione". Bisogna dire le cose giuste, signori de Il tempo e la Storia, non inventarsele. Ingiustizia per i palestinesi? Quale ingiustizia? Dovevano soltanto dire un semplicissimo SI nel 1947 e il loro stato sarebbe nato. Non hanno voluto, hanno affidato il loro destino nelle mani degli arabi cui non importava niente di creare uno stato palestinese, l'unico desiderio della Lega era distuggere Israele. Nemmeno quando la Cisgiordania era occupata dalla Giordania dal 1947 al 1967 si interessarono del problema e avrebbero potuto farlo. In quei 20 anni neppure i palestinisti pretesero di avere uno stato, andava loro bene così, stare rinchiusi nei campi profughi di Libano, Siria e Giordania ed essere consapevolmente usati come arma per schiacciare Israele, odiarlo, farlo odiare dal mondo intero e creare un grande califfato , esattamente quello che oggi vuole l'Isis.

Purtroppo, dopo quel voto che diede a Israele la possibilità di rinascere, le Nazioni Unite hanno tentato in tutti i modi di ridistruggerlo e delegittimarlo, un grande carrozzone antisemita i cui organismi negli anni hanno fatto si che il mondo intero si schierasse con i palestinisti, rubando a Israele persino i suoi luoghi sacri come il Monte del Tempio, la Tomba di Rachele, la Tomba di Giuseppe, hanno messo un nome arabo persino al Kotel davanti al quale gli ebrei hanno pianto per 2000 anni. Secondo l'Unesco, che dovrebbe tutelare le opere d'arte e i monumenti del mondo, tutti questi siti sono improvvisamente diventati arabi, peggio palestininisti, cioè di una nazione inesistente e di un popolo inventato. Il primo punto del regolamento ONU dice che è suo compito mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Beh, credo che abbia clamorosamente fallito.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile di Israele"


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