Perchè IC non è come tutti gli altri 11/08/2016
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buongiorno, leggo e pubblico gli articoli che ritengo più interessanti come fanno anche altri, e mi permetto di darVi un consiglio, premesso che sono centrati negli argomenti ed equilibrati nei commenti e da non giornalista e non scrittore, trovo gli articoli spesso troppo lunghi e il pubblico a cui potrebbero essere destinati non li legge , spesso si limita al titolo e a qualche riga. Da tecnico e anche da studii fatti , il lettore non supera le venti righe, pertanto strutturerei l'articolo in modo da avere nelle storiche 20 righe l'informazione e nel resto dell'articolo i commenti che il giornalista riterrà opportuno approfondire. La pubblicazione su FB della sola prima parte potrebbe permettere di ampliare la platea del pubblico.
distinti saluti

rino yaakov rovatti

Gentile Amico di IC, prima di tutto grazie per l'attenzione con la quale ci segue. In quanto al consiglio, lei ci chiede di diventare come tutti gli altri, mentre IC viene letta da persone colte, che esprimono le proprie opinioni dopo essersi informate. Per questo dopo le notizie facciamo seguire i commenti, essenziali per capire come funziona la disinformazione. Chi legge IC conosce già le cronache, a cui diamo poco rilievo, giornali/tv/internet sono già a disposizione di tutti. Dovremmo diventare un duplicato?  In quanto alla lunghezza ha ragione, ma per spiegare occorre conoscere, ed è quello che facciamo. In autunno aggiorneremo alcuni aspetti di IC, terremo conto dei suoi suggerimenti.
cordialemente,

IC redazione