Papa Francesco e la condanna a morte della Chiesa 04/08/2016
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Gentilissima Redazione, che Deborah Fait tema 'che la Chiesa abbia firmato la propria condanna a morte' è una sua opinione, che rispetto. Mi piace assai meno il suo fare di tutti i musulmani un'unica massa ostile: il che è manifestamente offensivo nei confronti dei musulmani non jihadisti e comporterebbe, secondo logica, l'invito a combattere contro oltre un miliardo di persone. Mi piacerebbe, invece, sapere che cosa avrebbe predetto Benedetto XVI sulla 'condanna a morte della Chiesa': non riesco a ricordare nulla che assomigli minimamente ad una predizione sulla fine della Chiesa, che, per un cristiano, è del tutto esclusa, perché Gesù risorto ha promesso di essere con noi tutti i giorni sino alla fine del mondo. Quanto all'eventuale disprezzo dei musulmani, o di una parte di loro, non mi sembra una valida ragione per rinunciare ad agire secondo i propri principi. Gli integralisti islamici disprezzano comunque il cristianesimo come una forma di idolatria: la Chiesa dovrebbe allora rinunciare a professare la fede nella Trinità o la Resurrezione di Cristo? Proprio nel momento della prova è più che mai vitale restare fedeli a ciò (o piuttosto a Colui) in cui si crede, anche se si può essere incompresi. Molto cordialmente,

 Annalisa Ferramosca

Gentile signora Ferramosca,

Che la Chiesa abbia firmato la propria condanna a morte può essere una mia opinione(che spero non si avveri mai!) ma i fatti lo dimostrano: giustificazione e enorme tolleranza per il fanatismo (terrorismo) islamico (avrà certamente letto l'articolo di Ugo Volli http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=115&sez=120&id=63308), il silenzio dopo anni di stermini di cristiani in Medio Oriente e Africa per svegliarsi solo di fronte all'assassinio di un sacerdote in Francia...ma quanti prima di lui in Siria, Nigeria, Pakistan, Iraq...., permettere che in chiesa, durante la messa per padre Jacques Hamel, un imam (di bianco vestito come un Papa) facesse un sermone in lingua araba contro cristiani ed ebrei , ultimo ma non ultimo il rifiuto di incontrare il Dalai Lama dopo aver abbracciato terroristi come Abu Mazen. http://www.corriere.it/esteri/14_dicembre_11/papa-francesco-nega-l-incontro-dalai-lama-f5a102c2-8100-11e4-98b8-fc3cd6b38980.shtml Riguardo a Papa Benedetto XVI, è chiaro che in quanto Papa non poteva parlare della condanna a morte della Chiesa, aveva però previsto che i musulmani non si sarebbero fermati e, nella sua Lectio magistralis, aveva denunciato la violenza insita nell'islam, da Maometto in poi. Queste sue parole hanno provocato violente reazioni verbali contro di lui anche dal mondo cattolico, dai media, dalle istituzioni occidentali. Il New York Times ha titolato "Il Papa offende l'islam. Chieda scusa". Molti analisti hanno scritto che quel discorso è stato la causa delle sue "dimissioni". Ora, se a un Pontefice viene "consigliato" di dimettersi per aver espresso il suo pensiero nei confronti dell'islam, non è un buon segno, anzi è un pessimo segnale proprio per il futuro della cristianità. Concludo dicendo che non siamo "noi" occidentali a fare la guerra a un miliardo e più di musulmani, sono loro che la fanno a noi! Cordialmente,

Deborah Fait