Come finirla con le stragi? 26/07/2016
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Autore: Ugo Volli
Come finirla con le stragi?
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

A destra: i jihadisti arrivano in Europa: "Niente da dichiarare?"

Cari amici,

immaginate che si costruisca una strada con una curva in cui succede un incidente mortale al giorno. Certo magari un automobilista era troppo veloce, l’altro aveva le gomme lisce, il terzo era distratto, non si sa; molti passano indenni dalla curva maledetta... ma su quella curva si muore spessissimo. Non mettereste sotto accusa il progettista? Oppure c’è una medicina nuova che provoca gravi sintomi tumorali: qualcuno muore, qualcuno viene salvato per miracolo, qualcun altro resta con danni permanenti. Magari la medicina sulla carta è ottima, alla grande maggioranza della gente non fa male, bisogna essere in qualche modo predisposti per subire le conseguenze negative; ma in pratica è un veleno, almeno in una certa percentuale di casi. Non la proibireste immediatamente?

Bene, siamo arrivati a questo punto con l’immigrazione, o per essere più precisi con l’insediamento nelle società occidentali di persone musulmane. Che siano di prima o di seconda generazione, che siano addirittura convertiti; che ci credano fanaticamente o che abbiano uno stile di vita poco osservante, l’introduzione dell’islam nella nostra vita pubblica provoca disastri. Stupri di massa, minacce, stragi organizzate, assassini selvaggi, propaganda per il (contro)colpo di stato di Erdogan, disseminazione dell’odio antisemita... non importa, il pericolo è chiaro. Certo, i musulmani in Europa sono milioni e solo pochi sono gli assassini conclamati. Gli stupratori e i violenti sono molti di più, ma pur sempre una minoranza. Probabilmente chi li approva è la maggioranza, ma certo non proprio tutti. Non esito a credere che ci siano grandi numeri di islamici perbene, che non provano a distruggere la pace civile nel paese che li ospita, e neppure collaborano. E però per mano dei musulmani (non delle armi né del fanatismo, che non sono agenti reali, ma di persone di cultura islamica) si muore parecchio e spesso si sta molto male.

Badate, vorrei che fosse chiarissima una cosa: questo discorso non è razzista: il razzismo consiste nell’attribuire qualità negative a una certa ascendenza, a un patrimonio genetico, a un gruppo umano naturale, che si è chiamato razza per analogia alle razze animali. Questo discorso non c’entra affatto qui. Che il musulmano in questione abbia ascendenze arabe o indiane o europee o anche ebraiche (come probabilmente è vero per una frazione piccola ma esistente di “palestinesi” che sono davvero ancestralmente insediati in Israele e non immigrati dell’ultimo secolo e mezzo come la maggioranza), non conta. Quel che conta per me è la cultura musulmana in cui sono stati indottrinati. Dico “cultura” e non religione perché il concetto di religione come sola fede (più qualche atto liturgico) è un’invenzione cristiana, sostanzialmente paolina.

L’islam, come l’ebraismo e molte religioni antiche anche pagane non consiste tanto in una speciale fede in una divinità con queste e quelle caratteristiche, ma in un intero modo di vita. Il Corano, come la Torah, è molto più una codificazione dei rapporti fra gli uomini, di cose come il matrimonio, l’eredità, la guerra, ecc. che un trattato di teologia. La differenza con la Torah è che il suo racconto fondante è la storia della liberazione di un popolo dalla schiavitù che termina prima della conquista della Terra promessa, mentre questo è la storia della conquista che un gruppo di avventurieri fa prima di una città straniera, poi della propria città di provenienza da cui erano stati espulsi, usando la violenza e l’inganno e il genocidio di chi veniva individuato dal loro capo come un possibile nemico.

Dunque nella cultura musulmana c’è l’esaltazione della guerra, della conquista, del bottino, la giustificazione dell’uccisione e della rapina e della schiavizzazione degli infedeli o almeno della loro umiliante sottomissione. Tutto quello che fa l’Isis, tutto quello che fanno i terroristi è perfettamente spiegato e giustificato dal Corano e dai detti del profeta (hadith) che lo completano. Ora l’islam ha funzionato per mille e quattrocento anni, tenendo per almeno gli ultimi mille i suoi aderenti nella miseria culturale ed economica, ma dominandoli politicamente in maniera ferrea. In tutti i quattordici secoli della sua vita non c’è mai stata una democrazia musulmana autoctona, gli ultimi scienziati e filosofi di rilievo risalgono a otto secoli fa; non si conosce una qualunque invenzione musulmana almeno da mezzo millennio. Ma non importa, in qualche modo il sistema funzionava, teneva soggetti i sudditi, per lo più in mezzo a guerre civili spaventose e continue e a forme di potere sadico e dispotico. Dunque la nuova curva o la nuova medicina non sono l’islam. Esso fa parte piuttosto di quei pericoli che sono sempre lì e che devi affrontare solo sei ne hai i mezzi: come il freddo del polo Nord o l’aridità del deserto di Gobi, che se li conosci li eviti. Il problema semmai era quello degli scontri di confine connessi con il fondamentale espansionismo codificato fin dall’inizio dell’islam. Grandi scontri sono avvenuti per contenerlo, in Spagna, nei Balcani, sul Mar Nero. Sono episodi storici a cadenza secolare, di cui oggi certamente sta ritornando una nuova occorrenza: i musulmani credono che l’Europa che li aveva limitati negli ultimi secoli sia debole e quindi premono di nuovo per espandersi.

Ma la curva o la malattia oggi è un’altra: alcuni cattivi ingegneri o pessimi farmacologi - nel ruolo di governanti e da ultimo anche di papa - hanno deciso negli ultimi anni di portarsi in casa l’islam. Avevano forse il sospetto di non essere graditi al popolo e dunque invece di dimettersi hanno cercato di rinnovare il popolo; erano spaventati per l’invecchiamento della popolazione e dunque hanno cercato altri giovani (come se si trattasse di rinnovare un bosco o una mandria di mucche, del tutto indifferenti alla cultura); hanno pensato che dopo il crollo dell’Urss era arrivato il momento di celebrare in altro modo il marxiano “proletari di tutto il mondo unitevi”; si sono davvero fatti mettere nel sacco da chi vende l’invasione come un’operazione eccezionale di soccorso: non lo so. Davvero non capisco che cosa passa nella testa dei Bergoglio e delle Merkel. Ha ragione Trump: Francia e Germania (e in genere l’Europa) si sono procurati da soli i propri guai (http://www.lastampa.it/2016/07/24/esteri/terrorismo-trump-accusa-leuropa-gli-attentati-sono-colpa-loro-m0KLrbZdIWssNkNSZqYXnN/pagina.html). Adesso mentono anche per intorbidare le acque e noscondere le loro responsabilità (http://www.lastampa.it/2016/07/24/esteri/nizza-pressioni-per-mentire-sulla-presenza-della-polizia-querela-di-cazeneuve-accuse-gravi-C472fjbrM8OhWRLV4GMDvL/pagina.html).

Non c’era nessun bisogno di “accogliere” milioni di clandestini, bastava respingerli, con la forza se serviva e avrebbero rinunciato. Fatto sta che hanno fatto una curva o una medicina così assurda che adesso si muore un po’ dappertutto e non si sa bene che cosa fare, anche perché hanno fatto il possibile per renderle irreversibili. Ancora oggi l’Europa paga chi si prende dei clandestini (al 90% musulmani - e l’Italia fa lo stesso) e prima della Brexit si parlava di multe gigantesche per chi non li voleva. Ormai ho perso la speranza che cambino idea. Anche di fronte alle stragi recenti, allo stillicidio della violenza, sono dominati dalla loro ideologia (che, ricordiamoci, è la decisione di non lasciare che dei miseri fatti turbino le nostre alte convinzioni). La prima cosa è dunque rovesciarli. Democraticamente, beninteso, col voto. Via Hollande, via Merkel, via i governi olandesi, austriaci, svedesi. Tutti a casa. (Non chiedo la stessa cosa per Renzi perché l’alternativa sarebbe molto peggiore: qualunque cosa è preferibile ai grillini. E purtroppo sono consapevole che Bergoglio non è sfiduciabile: resterà sui libri di storia come l’esempio di come un’istituzione millenaria possa impazzire e puntare con tutte le forze al proprio suicidio). E se quelli che verranno dopo saranno antipatici o rischiosi come Trump, be’ anche questa è una colpa dei guastatori che sono al governo oggi. L’importante è che non costruiscano più curve mortali, non producano medicine che uccidono. E non importino più assassini.

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Ugo Volli


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