Brexit, Europa e Israele 30/06/2016
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Condivido l'ottimo articolo di Ugo Volli. Le elites UE vedono lo stato nazionale come fumo negli occhi. Ecco perché Brexit costituisce uno shock terribile per gli architetti della nuova Europa. Un continente senza frontiere, senza anima né identità, ma piena di soldi per pochi e burocrazia per tutti gli altri. Israele costituisce per l'UE una aberrazione, perché esso rappresenta uno stato-nazione, proprio quella entità che l'UE vorrebbe dissolvere al proprio interno. Israele dà fastidio, perché dimostra di essere nazione forte, padrona dei propri confini, profondamente democratica, multiculturale e identitaria al tempo stesso, in buona crescita economica a dispetto della crisi internazionale, dei boicottaggio vari e dei vicini riottosi. Il sostegno UE morale e finanziario al palestinismo non è altro che il tentativo di indebolire la nazione ebraica. A mio avviso è riprovevole che un parlamento europeo inviti e dia parola al dittatore Abu Mazen, come è successo recentemente. E' scandaloso che il suo discorso grondante di falsità e stereotipi antisemiti sia stato accolto con caloroso applauso dalla maggior parte dei parlamentari. Chi applaude ad un antisemita dimostra da che parte sta. Il presidente di codesto parlamento, Martin Schulz, era anche lui entusiasta della performance di Mazen, tanto da definire in un tweet il suo discorso "ispirante". Del resto la terra natale di Schulz, quella Germania che nel suo passato neanche troppo lontano ha avuto un problema pazzesco di antisemitismo, oggi importa tranquillamente migliaia e migliaia di migranti provenienti da paesi dove l'antisemitismo è endemico, normale, sancito dalla religione. Evidentemente ciò non disturba affatto il signor Schulz, e nemmeno la signora Merkel, che ha detto che l'Islam appartiene alla Germania. E i tedeschi? Beh, per loro parla il presidente Gauck, che il 19.6.16 ha detto che " Il problema oggi non sono le élites, ma il popolo che non recepisce ..."

Eric Kamp

Vedremo e giudicheremo quello che Brexit comporterà per Israele. Senza dubbio esiste un problema di diffusa ostilità a Israele in Europa, è però da dimostrare che dipenda in modo decisivo dalle istituzioni della Ue.

IC redazione