Standing ovation 26/06/2016
Autore: Ugo Volli

Standing ovation
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari Amici,

sappiamo tutti benissimo che la Brexit c’entra poco con la politica europea contro Israele e che anche in Gran Bretagna, soprattutto nel partito laburista (che peraltro ha fatto compagna per il remain) la corrente antisemita è tanto forte da aver provocato più volte scandalo negli ultimi mesi, sotto la presidenza di un conclamato nemico di Israele come Jeremy Corbyn.
Le ragioni dell’insoddisfazione per l’Unione Europea degli elettori inglesi (e di quelli francesi, austriaci, polacchi, greci e anche italiani) sono altre e, avendolo già fatto spesso in passato, le analizzerò di nuovo qui nei prossimi giorni.

Ma certamente quel che fa il vertice dell’Unione Europea nei confronti di Israele importa a me e nei fatti è molto significativo per chiunque ritenga che lo stato della nazione ebraica abbia diritto di vivere in pace come tutti gli altri stati nazionali e non. E su un episodio riguardante questo punto voglio richiamare la vostra attenzione. A me sembra molto significativo, i giornali europei praticamente non ne hanno parlato, giudicate un po’ voi se ne valeva la pena o no. La storia è questa.

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Reuven Rivlin Mahmoud Abbas (Abu Mazen)

Il parlamento europeo ha invitato la settimana scorsa il presidente israeliano Reuven Rivlin e il dittatore dell’autorità palestinese Mahmoud Abbas (lo so che sarebbe educato chiamare “presidente” anche lui, ma voi come definireste un “presidente” eletto per quattro anni nel gennaio 2006, che è ancora in carica nel 2016, senza essere mai stato rieletto, senza che il Parlamento, il posto da cui legifera, eletto nel 2007 sempre per un termine quadriennale, non sia più riunito da anni o siano state convocate elezioni per rieleggerlo? Neanche Stalin, Mao o il dittatore nordcoreano Kim Jong Un si sono mai trovati in uno stato di così palese illegittimità democratica).

L’idea di chi ha promosso la doppia visita parallela (probabilmente Martin Schulz, il presidente socialdemocratico molto osservante del parlamento europeo, quello cui Berlusconi diede del kapò) era quella bonacciona di promuovere un abbraccio e un “volemoseme bene” - o forse quella più politica di stabilire per forza un parallelo fra uno stato che c’è di fatto e di diritto come Israele e uno che non c’è come la “Palestina”, per legittimare quest’ultima o delegittimare Israele.
Fatto sta che i due sono andati a Bruxelles, Schulz ha proposto che si incontrassero (niente di impegnativo, dato che per la struttura politica israeliana Rivlin è un presidente all’italiana, privo di poteri salvo che la designazione del primo ministro e la moral suasion).

Il dato di fatto, di cui dovrebbero prendere atto tutti quelli che dicono che le trattative sono bloccate a causa dell’indisponibilità di Israele, è che Rivlin ha pubblicamente accettato e che Abbas ha rifiutato.
Ma il punto è un altro. Nel discorso che ha fatto davanti al parlamento europeo, Abbas ha recitato la solita parte (http://www.jpost.com/Israel-News/Politics-And-Diplomacy/Abbas-Stop-global-terrorism-by-ending-the-Israeli-occupation-of-Palestine-457549 ): “ le nostre mani sono distese per il desiderio di pace”, “siamo contro il terrorismo”, ma per “superare il terrorismo bisogna finire l’occupazione israeliana” giacché “quando l’occupazione terminerà non ci saranno più pretesti per coloro che commettono terrorismo in nome della religione” (un’idea da comunicare subito ai talebani in Afghanistan, all’Isis in Iraq, a Boko Arram in Nigeria...)

Poi però è venuto il bello. Abbas ha detto: “Certi rabbini in Israele hanno detto molto chiaramente al loro governo che bisognerebbe avvelenare la nostra acqua per uccidere i palestinesi. Non è un chiaro incitamento all’omicidio di massa del popolo palestinese?
La cosa è talmente incredibile che vi riporto qui l’inglese “Certain rabbis in Israel have said very clearly to their government that our water should be poisoned in order to have Palestinians killed. Isn't that clear incitement to commit mass killings against the Palestinian people?" .
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Perché è incredibile? Primo perché nessuno ha mai detto niente del genere in Israele, neanche i più estremisti. Secondo, perché si tratta esattamente di una calunnia medievale diffusa contro gli ebrei, analoga alla calunnia del sangue. Trovate qui un’analisi (http://www.jewishpress.com/news/breaking-news/abbas-trots-out-medieval-blood-uh-water-myth-for-speech-to-eu-parliament/2016/06/23/ ). Trovate qui un po’ di storia su questo tema: https://en.wikipedia.org/wiki/Well_poisoning , https://www.academia.edu/5494865/The_Black_Death_Well-Poisoning_Accusations_and_Anti-Jewish_Violence_Reassessing_a_Lachrymose_Narrative ).

Come tutte le calunnie antisemite medievali, anche questa ogni tanto riemerge nella narrativa palestinista (https://www.youtube.com/watch?v=9o2aGCdDiFY ) e di sinistra ( https://www.algemeiner.com/2013/12/09/norwegian-trade-union-tells-members-that-israel-poisons-wells/ ).
La cosa bizzarra è che una bufala così connotata di antisemitismo (compreso l’accenno ai rabbini) compaia in un discorso pubblico davanti a politici europei. Haaretz (per una volta incapace di sostenere il proprio filopalestinismo) ha trovato le fonti della calunnia di Abbas in una notizia della agenzia di stampa turca ufficiale Anadolu, ripresa dal sito del ministero degli esteri dell’Autorità Palestinese (http://www.haaretz.com/israel-news/1.726657 ). e anche dalla televisione dell'Anp https://www.youtube.com/watch?=ftMxEO6bLOM&feature=youtu.be
La verità molto sgradevole è che queste calunnie hanno almeno una radice in Israele, derivano da affermazioni diffamatorie criminali dei soliti estremisti di sinistra, in particolare uno dei capi di “Breaking the Silence”, Yehuda Shaul (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4819952,00.html ).
Vale davvero la pena di seguire, su un post particolarmente ben documentato del Palestinian Media Watch (http://www.palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=18211 ), la genesi e lo sviluppo della nuova versione di questa vecchia calunnia antisemita.

Dopo la durissima reazione di Netanyahu, che l’ha accusato direttamente di diffondere calunnie antisemite, prive di ogni fondamento (http://www.jta.org/2016/06/23/news-opinion/israel-middle-east/netanyahu-accuses-abbas-of-spreading-blood-libel-in-eu-speech-that-earns-standing-ovation ), Abbas ha pensato bene di ritrattare con una dichiarazione dell’Olp.
Vi si legge: “Abbas rifiuta tutte le affermazioni che accusano lui e il popolo palestinese di offendere la religione ebraica [...] Dopo che si è chiarito che le pretese dichiarazioni di un rabbino, riportate da vari media internazionali, erano priva di fondamento, il presidente Mahmud Abbas ha affermato che non intendeva danneggiare l’ebraismo o offendere gli ebrei nel mondo.” (http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Abbas-retracts-charge-that-rabbis-called-for-poisoning-Palestinian-water-457690 )

Vale la pena di notare il linguaggio di questa dichiarazione: si parla di “religione ebraica” e non di “popolo” (uno dei punti dell’antisemitismo palestinista è che gli ebrei non hanno diritto a dirsi un popolo), si rassicurano gli ebrei del mondo e non certo gli israeliani che Abbas non vuole molestarli, si evita di nominare Israele, che pure era l’oggetto polemico delle frasi del vecchio dittatore.
In realtà non vi è niente di nuovo in questa ripresa palestinista di temi antisemiti. L’hanno sempre fatto, hanno sempre letto con credulo interesse “Mein Kampf” e “I protocolli dei savi di Sion”, lo stesso Abbas è autore di una tesi di laurea (poi trasformata in libro) presso la prestigiosissima università Lumumba di Mosca in cui non solo ridimensionava drasticamente la Shoah, ma accusava i sionisti di esserne stati complici.

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Immagine recente di Abu Mazen all'Università Lumumba di Mosca, dove si era laureato con una tesi negazionista sulla Shoah

Quel che offende è altro - e con questo torno al tema dell’Europa. Sapete come hanno reagito i parlamentari europei al discorso antisemita di Abbas?
L’hanno approvato con una “standing ovation” un lungo applauso in piedi.
Questa è la rappresentanza più politica e più democratica dell’Unione Europea, gente che non dissente, ma anzi applaude con entusiasmo le vecchie calunnie antisemite risalenti al 1348.

Con una leadership così, a quale persona di buon senso non verrebbe voglia di cambiare aria?

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Ugo Volli